Last Updated on 22 Gennaio 2016 by Micaela

A letto piccolo mostro” è un libricino semplicissimo: poche pagine, storia facile da seguire, illustrazioni divertenti, da leggere a tutti i bimbi dai 2 anni in su.

a letto piccolo mostro

A letto piccolo mostro!

Qual è il bimbo che non fa qualche capriccio prima di andare a dormire? Quale bimbo va a lavarsi i denti di spontanea volontà, non inventa mille scuse per allontanare il momento della nanna e chiede 154 favole della buonanotte?
Io, di bimbi di questo tipo, ne conosco almeno 3… i miei figli!
Per tutti e tre il momento di andare a letto viene visto come un qualcosa da allontanare in qualche modo. Fino a qualche tempo fa era difficoltoso convincerli ad andare a dormire, ora invece no, ovvero, sono più ragionevoli, ma ci provano sempre a saltare qualche passaggio oppure ad allungare la fase dei saluti. A quanto pare, è normale!

Per accettare la routine serale

Perchè anche il protagonista di questa favola, un bimbo un po’ capriccioso, fa mille storie: non vuole dare il bacio della buonanotte alla mamma, per poi chiederlo mille volte dopo, vuole il bicchiere d’acqua, non vuole mettersi giù a dormire, ma preferisce saltare sul letto… e per tutti questi motivi, il papà, lo vede come se fosse un piccolo mostro e lo chiama proprio così!
E’ normale cercare di allontanare questo momento di fine giornata, soprattutto se i bimbi sono piccoli. Il piacere di riposarsi e dormire arriverà crescendo, per loro, da quanto ho capito.
Quindi, anche il nostro volerli mettere a letto è, per i bambini stessi, una cosa che sta fuori dal mondo, e in realtà ad essere visti quasi come mostri, siamo proprio noi.
E’ per questo che alla fine della storia, si vede finalmente la prospettiva del bambino: è il piccoletto che saluta il papà e lo vede come un mostro!

E’ solo una questione di prospettive, quindi.

Altri libri per bambini sul “fare la nanna”:

Un pensiero su “A letto piccolo mostro!”
  1. Letto tantissime volte quando le bimbe erano più piccole, a breve lo recupero per Lorenzo! 😉
    C’è anche la citazione del libro di Sendak, Il paese dei mostri selvaggi…

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