Last Updated on 11 Febbraio 2020 by Micaela

Coco è il film Disney che più emoziona e tocca delle corde profonde dell’animo di tutti, soprattutto di noi adulti.

Coco il film – la storia

Si tratta della storia di un ragazzino, Miguel, e della sua passione per la musica, contrastata dalla sua famiglia, perchè un suo antenato, abbandonò moglie e figli per inseguire proprio questo sogno.
Eppure Miguel non si arrende, anzi, fa di tutto pur di rincorrere e realizzare il suo sogno, quello di suonare in pubblico e non soltanto nascosto nella sua soffitta, senza farsi notare da anima viva.

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Non si ferma davanti a niente, nemmeno quando si ritrova nell’aldilà, nel regno dei morti, lui bambino vivo che vaga tra le anime dei defunti, nella notte in cui si festeggiano e si ricordano le persone care trapassate.

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Vuole raggiungere il suo antenato, vuole avere la sua benedizione… ma scopre che le cose non sono esattamente andate come gli avevano raccontato e come tutta la famiglia aveva creduto fino a quel momento.
E da lì, l’azione prende il sopravvento della storia.

Non è un film per tutti

Secondo me, e sarò sicuramente impopolare per questo mio giudizio, non è un film per tutti.
Non è un film per quei bambini che sono spaventati dalla morte, o che hanno perso di recente un nonno o una persona cara, non è un film per bambini piccolissimi, perchè comunque la tematica trattata non è comprensibile e in molti tratti la storia è lenta.
Non è un film per adulti che stanno attraversando un lutto, non è un film leggero. E’ un film carico di nostalgia, di malinconia, che ti fa uscire da lì sotto il peso della mancanza di chi non c’è più, che già sotto le feste è parecchia.
Un momento tra tutti, che ho trovato tremendamente straziante (per me): quando il ragazzino Miguel canta la canzone del suo trisnonno alla sua bisnonna ormai molto anziana, per farglielo ricordare, altrimenti l’antenato andrebbe completamente dimenticato e persino la sua anima svanirebbe nel nulla, nell’oblio delle anime perse e scomparse del tutto (che cosa davvero triste!).
Non ho trattenuto i singhiozzi. Non ho trattenuto fiumi di lacrime. Non ci sono riuscita.

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Sì, il film è molto poetico, sicuramente ben fatto (certezza della Disney), con una storia davvero intensa ed emozionante, che travolge l’animo di chi riesce ad entrare in sintonia col film stesso. Ma, se siete dell’ordine di idee di andarlo a vedere, andateci pronti: un vagone di dolore sta per rovesciarsi addosso a voi, quello stesso dolore dovuto dalla mancanza del vostro caro, quello stesso dolore che cercate di contenere, almeno davanti ai vostri figli.

Ricordami: colonna sonora dolcissima e straziante

Chi non c’è più continua a vivere nei racconti di chi rimane, nei ricordi, negli aneddoti, nelle opere lasciate. Ecco come si deve mantenere viva la sua anima. E’ quello che continuo sempre a ripetere ai miei figli del nonno che non hanno mai conosciuto. E’ sempre vivo tra noi, sentiamo la sua presenza e loro è come se lo conoscessero.
E nonostante noi siamo abituati a viverla, questa situazione, vederla nel film, mi ha travolto.

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