Last Updated on 15 Luglio 2017 by Micaela

Sì, ancora sui gruppi whatsapp delle mamme. Stavolta voglio affrontare un altro argomento, che so che conoscete molto bene anche voi.
La piaga dei compiti a casa non è soltanto per gli studenti. E’ anche e soprattutto per noi genitori.

Mi spiego meglio.

Già invogliare i propri figli a mettersi seduti composti alla scrivania a svolgere i propri compiti scolastici, non è un divertimento.
E non è nemmeno un divertimento ascoltare le continue lamentele, smontare i pretesti per smettere, sorbirsi ogni tipo di capriccio e di protesta.
Non lo è affatto.

Ma l’aspetto che non sopporto del lato “compiti a casa” è il continuo scambiarsi messaggi su whatsapp da parte dei genitori, che iniziano a chiedere informazioni sui compiti esattamente 7 minuti netti dall’uscita da scuola dei bambini.

whatsapp-compiti-a-casa
Ok, passi il messaggiarsi durante la prima elementare: i bambini sono ancora piccoli, non sanno scrivere, non prestano la dovuta attenzione, quindi capita che scappi qualcosa e, per rimanere al passo, i genitori cercano di sopperire informandosi per tempo sul compito assegnato, sul quaderno giusto, e via discorrendo.
Altro fatto è che questa prassi continua imperterrita negli anni.

Mi sono ritrovata anche io intrappolata in questa spirale, fino a che, un bel giorno mi sono detta: “Ma che sto a fà?! Perchè non deve essere Miriam/Melania a sapere da sola cosa fare?”
E allora ho smesso. Così, di botto.
Mi sono scossa da sola ed ho capito che non stavo facendo il bene delle bambine.

Cosa pensano le maestre di questo scambio di informazioni sui compiti?

Proprio l’altro giorno, alla riunione con la classe di Miriam (terza elementare) i genitori, come pure le insegnanti, si sono rese conto che i bambini hanno capito perfettamente questo meccanismo che si è instaurato e si lasciano andare facendo affidamento alla foto su whatsapp dei compiti da fare.
Vabbè, tanto poi mamma me li fa avere i compiti…“.

Ecco, oltre a non essere una cosa simpatica questo rimpallo di messaggi su un gruppo che dovrebbe essere di comunicazione avvisi e iniziative volte all’interno della classe (che ovviamente vanno persi tra le mille foto di quaderni, schede, e domande varie), è nocivo anche per i nostri figli.

Quindi, ben venga lo scambio di informazioni su compiti svolti in classe quando il bambino è stato assente in classe… magari prediligendo una bella telefonata all’amichetta del cuore per chiederle i compiti (in pratica, come facevamo all’epoca nostra!), ma farlo a prescindere, anche quando lo studente è stato regolarmente in aula, no.
Perchè farlo?
Ok, si perderà qualcosa la prima volta, la seconda e forse anche la terza… ma poi capisce come funzionano le cose e quale è il meccanismo. Non solo, capisce meglio quali sono le proprie responsabilità: e quella di capire quali sono i compiti da svolgere, fa parte delle sue responsabilità, non certo delle mie.

Questo è il mio parere. Il mio pensiero. E sì, sono una mamma cattiva che manda a scuola i figli senza giustificazione quando mi rendo conto che non hanno svolto i compiti pur avendo avuto tutto il tempo e il modo per farli, lasciandoli davanti alle conseguenze di quello che è stato un loro deliberato comportamento.
Cattivissima me.

Voi come vi regolate?
Whatsappate anche per sapere quante volte sono andati al bagno i vostri figli di 11 anni?
Whatsappate direttamente con le maestre, e tagliate la testa al toro?

Raccontatemi.

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4 pensiero su “I compiti per casa sui gruppi whatsapp delle mamme”
  1. allora siamo in due cattive. non sei stato attento in classe? hai dimenticato il libro/quaderno? mi spiace ma te ne assumi le responsabilità. e se ti prendi una sgridata/nota, sono solo che contenta. così quelle rare volte in cui è capitata la dimenticanza, mio figlio ha impiegato il tempo del pre-scuola per rimediare . furbo? forse. ma anche questo serve a crescere

  2. Io non lo accetto nemmeno ora che Leo è in prima elementare. Mi rifiuto proprio! Se si scorda, se si sbaglia, se dimentica, sarà uno stimolo (non voglio chiamarla lezione) per la prossima volta. Per adattarsi al cambaimento si passa anche da qui! Il gruppo whatsapp mi ha già stancato ma cancellarmi mi pare brutto!

  3. Il ricciolino è solo alla materna, quindi può essere che un domani cambierò idea (da quando sono mamma, ho capito che la teoria e la pratica, le idee pedagogiche e la realtà, quasi mai coincidono!!!).
    Per adesso, pero’, la penso esattamente come te!

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