Last Updated on 16 Maggio 2018 by Micaela

Figli, casa, lavoro… ma anche passioni, voglia di stare bene e tutto il resto: la giornata di tutte noi è sempre piena. Nemmeno se fosse di 48 ore riusciremmo a spuntare tutte le cose che ci prefiggiamo di completare quotidianamente.

photo credits @llaurastudio

Capita che appena si riesce a concludere una di quelle cose, se ne aggiungono almeno altre 3 da fare e la lista diventa infinitamente lunga. Il rischio che esca fuori dal nostro controllo è concreto.
Quindi, come faccio a sopravvivere e a non rimanere schiacciata dai tanti impegni e cose da ricordare?
Le regole da seguire sono poche ed essenziali (esattamente come le cose da fare, in realtà!):

  • La perfezione non esiste;
  • eliminare il superfluo (e poi definiamo bene cosa sia il superfluo);
  • dare la giusta priorità a cosa fare;
  • delegare invece di accumulare.

Fatto è meglio che perfetto

Fino ad un po’ di tempo fa mi sentivo in obbligo di riuscire a fare tutto e nel migliore dei modi possibili, anzi no, in maniera eccelsa.


Bene, questo è impossibile. Una volta che prendiamo coscienza di questo fatto, siamo già un bel pezzo avanti.
Non si può fare tutto.
E non lo si può fare in maniera eccellente.
Quindi, accettiamo i nostri limiti e cerchiamo di non pretendere da noi stesse troppo, questo ci eviterà frustrazione e ansia che sono del tutto superflue.

Eliminare il superfluo

Ecco, appunto eliminiamo il superfluo.
E ciò che è superfluo per me, potrebbe non esserlo per te. È del tutto soggettivo.
Per me, ad esempio, è del tutto superfluo andare tutte le settimane dal parrucchiere, però se mi dici di rinunciare al mio cappuccino al bar la mattina, allora divento una iena.
Questo per dire che è essenziale comprendere che il concetto di superfluo non coincide necessariamente con il concetto di utile, ma con il fatto che ci fa stare bene.
Non è affatto superflua una telefonata di mezzora con un’amica o una cena fuori con qualcuno o la puntata della serie tv preferita. Se questo ti fa stare bene, allora non è superfluo.


Non si deve per forza rinunciare a qualcosa che ci piace etichettandolo con questa parola “inutile”, solo perché magari non porta a qualcosa di concreto: è ugualmente utile se ti rende felice, eccome se lo è!
Perché ci rigenera, ci dà nuova linfa e ci motiva.
A cosa ho rinunciato del tutto io, riuscendo a risparmiare un sacco di tempo? Ora te lo dico: stirare!
Pensa a cosa puoi eliminare, ti sentirai subito più leggera!

Una lista per priorità è più facile da gestire

Poi. Mettiamo le cose in fila per priorità e cerchiamo di non esagerare nel pretendere di fare troppo in poco tempo, stiliamo una lista di cose da fare che sia fattibile davvero.
A questo punto mettiamo in cima alla lista le cose che si devono ASSOLUTAMENTE fare: quelle non procrastinabili e non delegabili. Già solo queste potrebbero ricoprire tutta la giornata, quindi, non aggiungiamo altra carne al fuoco.

Delegare invece di accumulare

Se si possono delegare azioni e impegni a qualcun altro, FACCIAMOLO.
Chi l’ha detto che al colloquio con gli insegnanti non ci possa andare il papà?
Chi l’ha detto che ordinare una pizza per cena non faccia di me una buona mamma?
Questa è una pianificazione strategica di un certo livello.
Anche se vi sto dicendo cose che apparentemente possono sembrare inutili e ovvie, ma vi assicuro che innescare una nuova abitudine inizialmente non è semplice, ma funziona.
Pianificazione strategica, obiettivi, time planning, to do list… è il pane quotidiano di ogni mamma, di ogni donna del pianeta.
E so che anche tu riuscirai ad incastrare tutto nel migliore dei TUOI modi possibili, sei una manager anche tu e saprai benissimo trovare il giusto compromesso tra quello che si deve fare e quello che ti piace fare.
Abbi fiducia.

In collaborazione con Epson

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