Last Updated on 10 Febbraio 2020 by Micaela

Pessima, pessima mamma sono!
La scuola è iniziata da diversi giorni. Cosa nota.
La mia bacheca facebook (come anche la tua, ammettilo!) in quella settimana era invasa da mamme commosse e fiere che pubblicavano mini-book fotografici ai propri figli al primo giorno di scuola.
Foto in tutte le posizioni, in tutte le angolazioni: di fronte, profilo sinistro, profilo destro, da dietro, dall’alto. Sembrava una schedatura per foto segnaletiche.
Con il grembiule, senza grembiule ma con lo zaino in spalla, di spalle verso l’entrata di scuola, con una gamba alzata… e via così.

Le foto sono accompagnate da auguri dolci ed emozionati, cuoricini e via di seguito. Buona vita, buona scuola (no, questa è un’altra faccenda, l’ho già sentita da qualche parte…), cresci e divertiti.

Sì. Certo. Tutto vero. Tutto amorevolmente genuino e sentito.

Poi è toccato a noi.
La sera prima del giono X, avevo preparato tutto a puntino: vestitini, zainetto, merenda, scarpe nuove, astucci riempiti. Tutto perfetto.
Loro tutti emozionati.
Buonanotte
Buonanotte mamma!

La mattina, mi sono alzata con uno strano friccicore in corpo. Era qualcosa misto a gioia-emozione…. direi proprio SOLLIEVO.

Sì. Ricominciare la confortante routine, per me è un vero sollievo.
Riuscire a pensare a del tempo non esclusivamente dedicato a loro, per me è un sollievo.
Quindi sì, la mia era quella sferzata di adrenalina data da un evento imminente che non vedi l’ora che accada… in barba al sentimentalismo che vuole la mamma commossa e malinconica nel vedere i propri figli che crescono velocemente e che prendono la propria strada, io ero sollevata. Come se avessi perso 10 kg in una notte (magari!).

Dal momento che trascorro gran parte della mia giornata sui social, ci si aspettava che anche io postassi la foto dei miei bimbi pronti di tutto punto per la nuova avventura. Il nuovo anno scolastico.
E ci avevo pensato, prima di richiudermi alle spalle la porta di casa: “Devo ricordarmi di fare la foto di rito all’entrata a scuola!“.

Prendi zaino n.1, zaino n.2, zainetto del piccolo, borsa mia, sacchetto del mio pranzo, chiavi di casa, chiavi dell’auto e smartphone alla mano e si esce tutti di casa per andare a scuola. Potrebbe anche essere che io sia la reincarnazione della dea Kalì, chi può dirlo!?

Una volta arrivati davanti a scuola, già trovare un cavolo di parcheggio è un’impresa: pare proprio che ciascun bimbo abbia portato con se’ mezza palazzina per la processione di rito fino al cancello scolastico e ciascuno di loro è venuto scortato da un paio di auto, almeno!
Vabbè, ce la possiamo fare.

Una calca di persone vocianti, bimbi urlanti: chi chiama, chi strilla, chi piagnucola, chi saluta, chi si abbraccia…
Presto ne vengo fuori… Presto ne vengo fuori…“, continuo a ripetermi.

Passiamo il cancello del cortile, un po’ sgomitando.
Arriviamo al portone.
Ciao bimbe!
Mamma, bacio!
Sì, bacio.
Mamma, pure a me!
Certo, pure a te.
Mamma, un altro bacio!
Un altro bacio.
Mamma, a che ora usciamo oggi?
Te l’ho ripetuto 72 volte da ieri sera… “Uscite alle 16.30!
Mamma!
Sì?” – voglio andarmene, voglio andarmene, voglio andarmene… –
Un altro bacio!
ok, un altro bacio

Buona giornata!
Ciao Mamma!

Finalmente entrano.
Fiù. E’ fatta. E’ fatta.
Il mio cuore sta facendo le capriole. Esulta. Sento come un coro da stadio dentro di me. – Andiamo a comandare!
Mi giro per andare verso l’uscita, camminando leggerissima ed euforica e…

foto primo giorno di scuola

Mi accorgo solo ora che sono circondata da uno stuolo di genitori con gli smartphone in azione per immortalare il prezioso momento dell’entrata a scuola per il primo giorno e io no!

No! E la foto primo giorno di scuola???

Oddio, non ho fatto la foto! Mi sono dimenticata!
Poi, elegantemente penso: “Vabbè. Pazienza. Vado a prendermi un caffè!

Ecco, l’emozione del momento, l’euforia e tutto il resto, mi ha fatto vivere quel momento nella sua interezza, senza pensare di guardarlo attraverso uno schermo.
Ho dimenticato lo smartphone. Ho dimenticato facebook (e per me, è un evento assai raro!) ed ho impresso quelle voci, quei passi, quei baci nella memoria. Per sempre.
E anche se facebook non me lo riproporrà come ricordo il prossimo anno, io sono convinta che lo ricorderò ancora. E ancora.


Buzzoole

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