Last Updated on 3 Gennaio 2022 by Micaela

Un grande messaggio da metabolizzare bene è quello veicolato dal nuovo film di casa Disney: “Nelle pieghe del tempo“, che sarà nelle sale cinematografiche dal 29 marzo.

Nelle pieghe del tempo dal 29 marzo al cinema

Siamo stati all’anteprima e dico con convinzione che questo film non ha precedenti.

Oltre ad un super cast d’eccezione, che vede recitare anche la mitica Oprah Winfrey, la storia è ripresa dal libro fantasy di Madeleine L’Engle degli anni ’70 ed è di un’attualità incredibile.

La storia

La protagonista è una ragazzina, Meg, figlia di due scienziati che sono ad un passo dallo scoprire come viaggiare nell’universo senza utilizzare navicelle spaziali o attrezzi tecnologici come questo, ma semplicemente sfruttando la giusta frequenza di vibrazione degli atomi.
Il grande collassato nel minuscolo.
E’ tutto qui il concetto che la scienza racchiude.
Esattamente come ciascuno di noi, che ha in se’ tutto l’universo intero, siamo frutto di una storia millenaria e di percorsi di stelle nello spazio. Ognuno di noi è una combinazione di tutto questo. Difficile da comprendere veramente. Facile sorridere davanti a queste affermazioni che sembrano essere una barzelletta.
E’ quanto accade infatti al papà di Meg durante una presentazione alla NASA, le sue intuizioni vengono sottovalutate e addirittura sono oggetto di derisione, ma lui non si arrende e continua le sue ricerche, fino a rimanerne intrappolato.

Riesce ad aprire un varco e ad infilarcisi. Da lì non fa più ritorno. E così passano gli anni.

Meg e suo fratello adottivo intanto crescono e vivono la loro vita, già difficile quando sei un ragazzino iperdotato, ancor di più se hai il perenne dubbio che questo allontanamento del padre sia volontario e non occasionale o, ancor peggio, pensare che sia morto o perso chissà dove nello spazio.

Quello che si nasconde nelle pieghe del tempo

Tutto ciò che in un istante vedi come concreto e tangibile, potresti non vederlo più nell’istante successivo. Questo non significa che non esista e che sia svanito, ma che si sia infilato in qualche piega del tempo e dello spazio, che si sia anche trasformato in altro. Così come il flusso di amore che lega per sempre due atomi o il legame che c’è tra padre e figlio, potrebbe non essere visibile, ma c’è ed è indissolubile. Si trasforma, ma esiste.

Così Meg, con l’aiuto del fratello e di un compagno, si ritrova a rispondere al grido di aiuto che suo padre da qualche parte nello spazio sta lanciando e viene raccolto da tre entità di energia e magia: tre signore, infatti, guidano i ragazzi in questo viaggio, dando loro consigli e infondendo loro fiducia in se stessi. Le tre signore magiche, o meglio, le tre entità di pura energia sono impersonate da Oprah Winfrey, Reese Witherspoon e Mindy Kaling. Bellissimi i loro personaggi e bellissimi i significati di ciascuna.

Sono i tuoi difetti a renderti unico

Far leva su ciò che si è, far preziosi i propri difetti, avere fede nei legami veri, riuscire a vedere le cose da diversi punti di vista ed essere combattivi per tutto ciò che conta nella vita e che riteniamo importante. Questi sono i doni che le tre signore dello spazio regalano ai ragazzini.

Meg dovrà affrontare le sue paure e superarle, dovrà prendere di petto tutti i suoi timori e dubbi ed essere, alla fine, più forte di loro. Solo capendo se stessa davvero, potrà trovare suo padre. Ed è l’unica che può farlo.
Anche quando si trova messa contro suo fratello minore, dovrà avere la forza e la lucidità di reagire e di non piegarsi al male, che prende sempre più il sopravvento.

Fai uscire la luce che è dentro di te e credici fermamente

Solo la luce può sconfiggere le tenebre e ne basta anche un piccolo bagliore per farlo. Se ciascuno di noi riuscirà a far emergere quel bagliore, allora questo genererà un’onda di energia luminosa, che spazzerà via il buio e il male, in tutte le sue forme.
E per fare questo ci vuole coraggio.

Le cose non accadono per fortuna o caso. La fortuna non è nulla, se non ci si prepara ad accogliere l’occasione. La forza non è nulla se non si ha il coraggio di fare un passo avanti.

Non trovate che questo messaggio sia più che attuale?
Io sì.

Nelle pieghe del tempo: per ragazzini dai 9 anni in su

Il film è piaciuto molto alle mie figlie (8 e 9 anni). Certo, non è un film adatto ai bambini piccolissimi, proprio per come è strutturata la storia e per le mille chiavi di lettura che ha. Inoltre, ci sono un paio di scene parecchio cupe e inquietanti, che non sono per un pubblico di piccolissimi.

Godetevi il film al cinema, ne vale la pena per l’ambientazione, per le scene colorate e meravigliose, per gli effetti speciali e per l’audio.
Assolutamente da vedere con i nostri figli pre-adolescenti ed adolescenti.
Lo consiglio davvero.

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