Last Updated on 17 Giugno 2017 by Micaela

Non dico niente di nuovo se mi metto ad elencare gli innumerevoli malanni che TUTTI i bambini si beccano andando al nido: sia che siano stati allattati fino ai 15 anni di vita, sia che abbiano messo uno, due o tre denti, sia che siano figli unici oppure no, sia che abitino in campagna o nella più inquinata città come Bombai, insomma prima o poi si prendono come minimo un raffreddore con tosse catarrosa come fumatore incallito o una dissenteria inarrestabile per diversi giorni.
Questo si sa… da sempre.
Lo sa anche mia mamma che ha dovuto combattere con due bimbe piccole, esattamente come me, e ha dovuto portarci al nido proprio perchè lavoratrice, esattamente come me e che ancora si ricorda come un incubo quel periodo nonostante siano passati diversi lustri oramai.
Lo sanno pure i muri.
Nonostante questo, sono costretta a portare ciò che ho di più caro al mondo in questo terribile inferno di batteri e virus, presa dai miei sensi di colpa, di abbandono e di distacco.
Tutti i pediatri della terra dicono che NON si devono assolutamente mandare i pargoli al nido, proprio per i terrificanti motivi di cui sopra. Che non dobbiamo meravigliarci e preoccuparci allora se ce li mandiamo e loro si ammalano (sarà un sottilissimo messaggio del tipo: “che ce vieni a fà qua a rompere le scatole se fai del male tu con le tue stesse mani a stè creature?”), che dobbiamo abituarci all’idea di fare quest’altalena continua tra tossi-febbri-nasi colanti-pianti- e compagnia bella per tutto l’inverno… e non solo.
Ok.
Lo so.
Ne sono cosciente.
Ma che si può fare?
Come si può fare altrimenti?
Chi ha la soluzione… me la fornisca e IN FRETTA PURE!
Oltre alle mie paranoie poi mi devo sorbire quelle di tutto il resto della famiglia che, giustamente, è pure preoccupato per le bimbe.
Ok.
Ma che ce posso fà io????
Più che stare attenta, munirmi di ogni precauzione possibile, cercare di fare i salti mortali, chiedere aiuto a destra e a manca… che posso fà???
Il nido è INDISPENSABILE in ogni caso!
Altro che.
I nonni, nonostante forniscano il loro impegno quasi quotidiano e la loro disponibilità, sono presi da altre mille cose importanti e indelegabili.
Eppure tante volte sono proprio loro che mi ripetono: “Eh, finchè andrà al nido… “… ok… ma che devo fà?????
Chiamo una tata? NOOOOOOOOOOOO, non sia mai un’estranea in casa… e poi mi rifiuto pure io, perchè siamo dei “miracolati” ad esser entrati in un nido comunale; ma soprattutto, nonostante tutto questo, sono sempre più convinta che il nido faccia BENISSIMO ai bimbi…
A livello di stimoli, educazione, cose da vedere e imparare il nido è una fonte inesauribile… e il luogo comune che “i bambini devono stare con i bambini”, per me, è validissimo e sempre attuale.
E non è vero che i bambini andando al nido diventano più aggressivi, più egoisti e terribili… non è affatto vero, questo è frutto di dicerie e pregiudizi di chi già la pensa in una certa maniera e vuole ulteriormente avvalorare la propria tesi. I bimbi hanno il loro carattere già bello e formato, indipendentemente che vadano o meno al nido. Se uno è particolarmente vivace e iperattivo, non lo è certo perchè va al nido (io e mia sorella siamo andate al nido entrambe, per giunta, io sono stata ritirata dopo pochi mesi, ma ho sviluppato un’aggressività spiccata, cosa che invece mia sorella non ha mai avuto, anzi tutt’altro… questo proprio per dimostrare quanto la tesi del nido=aggressività del bimbo è completamente fallace e fa acqua da tutte le parti).
Ogni bimbo è a sè, è un individuo ben delineato, del quale vanno capite necessità e inclinazioni personali. Quindi, al diavolo manualetti di istruzioni d’uso e tate televisive che dispensano consigli e dettano massime assolute… mi facessero il sacrosanto piacere…

Si sente che sono un po’ sotto stress ultimamente, eh!?
E come dice sempre mia suocera: “Passerà pure questa…”. E meno male!

7 pensiero su “Nido: gioie e dolori”
  1. E’ vero che il nido è la casa di virus e batteri, ma è del resto vero che è un’inesauribile fonte di stimoli per i bambini.
    E’ vero che sono diffusi tanti luoghi comuni denigratori contro il nido, ma anche i più increduli si ricredono dopo averlo sperimentato.
    Nel mio caso i nonni erano piuttosto contrari alla nostra scelta di mandare la Ciopola al nido (scelta prima di tutto educativa, anche se devo dire che i primi giorni i sensi di colpa ce li ho avuti anch’io!), ma vedendo quanto la piccola era serena in quell’ambiente e l’approccio empatico delle educatrici nei confronti dei bambini hanno cambiato idea.
    Quindi sono daccordo con te, il carattere si forma indipendentemente dal nido (potrei anche citare degli esempi!).

  2. Io sono d’accordo con voi su quasi tutto, ma forse dire che il carattere si forma indipendentemente dal nido non è corretto
    Voglio dire che il nido è un’esperienza per loro in cui sperimentano cose belle come la condivisione, la gioia del mangiare insieme, il divertimento, le risate in gruppo, ma anche sentimenti negativi come l’abbandono, la frustrazione e tutto questo concorre alla formazione del loro carattere. Solo che il concetto non deve essere travisato e usato nella sua accezione negativa. Io sono per il nido, anche se fossi stata casalinga lo avrei mandato mezza giornata, ma lo avrei comunque mandato!

  3. Esatto… qui c’è allora necessità di fare differenza tra carattere e temperamento. Il primo è influenzato dalle esperienze e dall’ambiente circostante, mentre il secondo è già scritto nel proprio dna…
    ecco, io mi riferivo al temperamento: se un bimbo è più o meno aggressivo, se è più o meno portato per una certa cosa, non lo determina di certo il nido… ecco cosa intendevo dire.

  4. Vorrà dire che il nido servirà anche per alzare le difese immunitarie:-)
    Favorevole al nido, per tanti motivi, che poi sicuramente se si evita il nido si ammaleranno alla materna..

  5. Ho sempre sostenuto che è meglio il nido dei nonni. Ai malanni non si sfugge, se non è adesso sarà più in là, con la scuola materna. Marta lo scorso anno quando ha iniziato si è ammalata spesso fino a Natale, ma poi si è rafforzata notevolmente. I nidi di oggi non sono come quelli di una volta, soprattutto i comunali sono ben gestiti, fanno attività stimolanti e vivono in comunità, il che non può fargli che bene.

    stai serena 🙂

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