Last Updated on 9 Ottobre 2019 by Micaela

Una Lorella Cuccarini divina, un cast preparato ed entusiasta, musiche coinvolgenti ed emozionanti, sceneggiatura a ritmo modulato da momenti di grande pathos a momenti di grande divertimento: tutto questo è “La regina di ghiaccio”, il musical al Teatro Brancaccio.

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Siamo stati all’anteprima dello spettacolo, travolti dall’emozione, ci ha rapito tutti quanti. Sì, ho portato anche i bambini, tutti e tre.
Le bimbe sono state affascinate da lei, Lorella, dalle altre attrici del cast, eccezionali le tre streghe, bravissime!
Massimo è stato colpito dagli effetti speciali, dalle scene di azione, dal protagonista maschile, così coraggioso e forte.

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La Turandot di Puccini in musical

La celeberrima storia della Turandot è stata riprodotta quasi fedelmente nel musical La Regina di Ghiaccio ed è stata letta in chiave super moderna.
La storia, l’intreccio, il ritmo, le musiche… tutto è fruibilissimo da un pubblico di giovanissimi, che magari non hanno mai sentito parlare di lei e di Puccini. E’ un modo molto originale per avvicinare a questa nostra grande storia tutti quanti.

L’impeccabile perfezione della Cuccarini è cosa nota, ormai, e qui se ne ha l’ennesima la conferma.
Riesce a trasformare la sua solarità sul palcoscenico, diventando la regina dei ghiacci, colei che ha il cuore freddo, colei che non ama e che non sa amare, colei che non si cura della vita degli altri, ma solo della propria, colei che si sente al di sopra di tutti e che mantiene tutti a distanza, persino il suo premuroso e preoccupatissimo padre.

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La Regina di Ghiaccio: la storia

Lei è la principessa Turandot, vittima di un incantesimo, per il quale qualsiasi uomo che la guarda se ne innamora e la chiede in sposa, per poterla avere deve però risolvere tre indovinelli complicatissimi e sempre diversi. Ovviamente i mal capitati non riescono ad essere all’altezza della situazione e, non riuscendo ad indovinare, la pena è la decapitazione.
Ormai le vittime di questo sortilegio sono tante: ben 12 uomini valorosi sono caduti per mano di Turandot stessa.
Poi arriva lui, il cavaliere dal cuore infuocato e dal coraggio dettato dal suo animo ardente.
Riesce ad arrivare a lei, a Turandot, riesce a tenerla tra le braccia, senza incrociare il suo sguardo, riesce a sciogliere il suo cuore di ghiaccio, riesce a farle sentire quel calore che lei non ha mai provato prima, riesce a farle provare l’amore.

L’amore scioglie il freddo

Ecco, questo è il tema principale di tutto il musical: l’amore, che può tutto.
L’amore che riscalda e che trasforma l’animo. L’amore che dà coraggio e che riesce a far fare tutto. L’amore per cui vale la pena vivere. L’amore che solo può dare un senso alle nostre esistenze.

Un cast meraviglioso, preparato, attento, giovane. Un Calaf così intenso, che mi ha fatto innamorare! Una bambina della Luna tenera e spiritosa, un trio di streghe davvero convincente, il trio dei ciambellani di corte spassosissimo… e poi i ballerini, l’imperatore, il signore del Sole ironico e saggio. Insomma, tutti, ma tutti proprio, hanno caratterizzato il proprio personaggio nel migliore dei modi possibili. Non riuscirei a trovare una pecca, nemmeno se mi ci mettessi d’impegno!

Siamo avvezzi al genere musical, ci piace, lo vediamo spesso, è uno degli spettacoli che ci mette d’accordo. Ormai possiamo dichiararci degli esperti. Ebbene, questo spettacolo è perfetto per chi, come noi, si emoziona ascoltando una storia cantata, che si incanta davanti a coreografie e scene ben fatte, che alle note delle canzoni sente vibrare dentro la pancia e sente di riuscire a provare delle emozioni uniche in quegli istanti.

La Turandot per i bambini

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E’ un musical perfetto per i bambini, perfetto per le famiglie, è una storia ricca di elementi che non potranno annoiare mai: considerate che tutti e tre i miei figli sono rimasti svegli, nonostante fossero andati già a scuola durante il giorno, fino a tardi e non si sono persi nemmeno una scena.
Durata del musical: 2 ore piene, se temete la stanchezza dei bambini, allora approfittate di questi giorni di vacanza, per portarli belli riposati.
C’erano anche bimbi piccolissimi di poco più di 2 anni, ad assistere allo spettacolo, ma suggerisco, per poterlo apprezzare veramente, di portare i bambini al di sopra dei 5 anni e mezzo. Sicuramente lo vivranno in pieno come si deve.

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Riuscite ad immaginare quanto possa essere stata emozionata in questa foto ad abbracciare uno dei miei miti da sempre?! No, non riuscite ad immaginare, perchè lo ero molto, ma molto di più!

Gli occhi sono colmi di bellezza, una volta che ci si accomoda alle poltrone e tutti i sensi sono travolti: preparatevi ad una serata magica!

Uno spettacolo che consiglio di vedere a tutti. Riporta la magia delle nostre opere a teatro, come non l’avevamo mai viste. Le sensazioni che da il teatro, come questo, ti rimangono dentro, il rumore dei piedi dei ballerini sul palco, il suono delle voci dal vivo, l’espressione nei loro occhi quando incontrano quelli del pubblico… bhè, è un fuoco che arde anche quello.

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Fino al 7 gennaio al Teatro Brancaccio di Roma

La Regina di Ghiaccio è al Teatro Brancaccio fino al 7 gennaio, non perdetela!

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