Last Updated on 11 Febbraio 2020 by Micaela

Abbiamo visto tutti i film di Spiderman, abbiamo amato le sue gesta e la sua prontezza di riflessi, la sua risoluzione nel prendere decisioni, il suo essere infallibile.
Però, diciamocelo: quello non era il vero Spiderman, il ragazzetto un po’ nerd e un po’ sfigato del Queens, che veniva sbeffeggiato di continuo a scuola, anzi… a scuola proprio non ci andava più.
Era già un uomo fatto. Sicuro di sé, dal destino delineato.

Spiderman è un ragazzino nerd

Con l’ultimo film della Marvel, al cinema in questi giorni, Spiderman Homecoming, Peter Parker è il ragazzino quindicenne che ha ricevuto i suoi poteri e che viene coinvolto in qualcosa più grande di lui, che lo elettrizza ma che al contempo lo spaventa.

spiderman homecoming per bambini 1

Eccoci quindi nel “dietro le quinte” di come Peter sia stato arruolato da Tony Stark per la battaglia contro Capitan America ed il suo team di sovversivi nel film “Civil War”, ovvero Capitan America contro Ironman.
Lui, ragazzino youtuber e chattarolo, non fa altro che riprendere tutte le sue emozioni e riportarle sul digitale, commentandole con espressioni simpatiche, meravigliandosi dell’avventura che sta vivendo al fianco di un colosso come Tony Stark.
Si sente invincibile, infallibile, indispensabile. Con il nuovo vestito poi, ancora di più.
E’ super tecnologico, ricco di funzionalità e modalità a lui sconosciute, c’è persino una voce che gli parla aiutandolo nelle sue imprese, proprio come ha Tony Stark dentro l’armatura di Iron Man.
Insomma… è una vera figata, ammettiamolo.
E la voglia di spiattellarlo al mondo intero, soprattutto a chi lo prende di continuo in giro a scuola e lo ridicolizza, è davvero tanta, tantissima ed è dura trattenersi.
Ma i supereroi sono tali proprio perché riescono a mantenere la calma e a controllare i propri poteri. Quasi sempre.

Anche la voglia di entrare nella leggenda è tanta, proprio come gli altri Avengers. Vuole essere anche lui protagonista di salvataggi e gesta memorabili e fa il possibile… non sempre agendo per il meglio e non sempre riuscendo a cogliere quale sia il momento giusto per agire.
Ed è proprio per questo motivo che Tony Stark lo sta mettendo alla prova, osservandolo ad lontano, per farlo crescere e maturare.
Non si diventa parte degli Avengers solo perché si hanno dei superpoteri ed un bel costume da indossare. Bisogna saper fare la mossa giusta al momento giusto. E questo lo si impara soltanto con l’esperienza e con l’osservazione.

Peter ne combina di ogni colore e alla fine si ritrova a dover sventare da solo in un traffico di armi pericolosissime…
Non è affatto facile prendere la decisione opportuna qui, perché anche il cuore è coinvolto.

Spiderman è uno degli Avengers?

Insomma… che fine farà Spiderman? Merita davvero di appartenere al team degli Avengers?

I personaggi che ho adorato sono : l’amico di Peter, che tanto ambisce a diventare “L’uomo sulla sedia”, ovvero, il tipo nerd che sta seduto davanti ad un computer ed aiuta il supereroe di turno (un po’ il Cisco della situazione per Flash, per intenderci), e la ragazza scontrosa e nerd anche lei, una delle poche amiche di Peter, interpretata da Zendaya (ricordate una delle protagoniste della serie tv per ragazzi “A tutto ritmo?”, tra l’altro un’ottima ballerina pure…) cinica e acuta. Sicuramente quest’ultimo personaggio avrà uno sviluppo, in qualche altro film, è troppo interessante e ben costruito per rimanere nell’ombra, ne sono convinta!
Zia May? Giovane, carina e … anche qui, sicuro ci sarà un seguito.

spiderman homecoming per bambini 2

Un film godibilissimo, adatto anche ad un pubblico di piccoli: linguaggio pulito (a parte un paio di parolacce… ma vabbè!), ambiente studentesco, buoni sentimenti, nessun morto, tante emozioni… e ragnatele!

spiderman homecoming per bambini
Dura un bel po’, quindi appurate che i vostri bimbi siano veramente convinti di andarlo a vedere… i miei, nemmeno a dirlo, erano convintissimi!

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