Last Updated on 5 Marzo 2021 by Micaela

Siamo appassionati di supereroi, abbiamo una cultura abbastanza vasta su questo mondo fantastico e non potevamo di certo mancare di vedere il film di Wonder Woman, il primo.

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Wonder Woman il film: è adatto ai bambini, a patto che…

Comincio subito dicendo che sì, è adattissimo anche per i bambini, a patto che siano abituati a vedere le classiche scene di combattimento dei supereroi.
In particolare poi, in questo film, non ci sono mostri e creature deformi. Qui c’è solo il genere umano nella sua espressione di orrore massima: la guerra mondiale.
Si vedono scene di bombardamenti, di sparatorie, ma nulla di splatter o non adeguato ad un pubblico di bambini, direi che sopra i 5 anni si può fare.

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Il film di Wonder Woman: di cosa tratta

Con questo film viene spiegata nei dettagli la genesi di questa supereroina, che in realtà ha origini più che regali. Si vede lei da piccola, nella fantastica isola delle Amazzoni, figlia della loro regina, che si addestra come le altre abitanti dell’isola ad eventuali attacchi del genere umano e non.
Qui lei intuisce di avere una missione precisa: aiutare gli uomini a fermare la guerra. E l’occasione le si presenta quando nel suo mondo incantato viene catapultata una spia inglese che fugge dai tedeschi, perchè ha scoperto delle invenzioni mortali da parte dell’esercito avverso.

Si fa portatrice di tutti quei valori che gli uomini sembrano aver abbandonato, in nome di un odio profondo tra loro, che si autoalimenta e che li accieca a tal punto da non rendersi nemmeno conto del punto in cui sono arrivati.
Ma gli uomini non sono tutti così, o meglio, è vero che sono piccoli, meschini, egoisti, capaci di cose aberranti, ma sono anche molto di più e molto meglio. Lo dimostrano in tante occasioni con piccole e grandi manifestazioni di eroismo ed altruismo. E anche solo per questi individui, lei trova la forza di combattere e di andare avanti a portare a casa l’unico grande obiettivo: fermare la guerra e proteggere gli uomini.

Anche lei soffre, anche lei si trova di fronte a sentimenti come rabbia, dolore, compassione. Soffre e prova a trasformare il suo dolore in forza.

La diversità che arricchisce

E’ divertente vedere come si amalgamano i due protagonisti del film: lei e il capitano Steve appartengono a mondi completamente diversi e cercano ognuno di convincere l’altro del proprio punto di vista ed entrambi ne escono arricchiti.

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Lui scettico su cosa possa significare l’amore, si innamora fortemente.
Lei che non sa muoversi in mezzo al genere umano, ne scopre le mille sfumature e se ne fa paladina.
Divertente come Diana porta una ventata di sconosciuto femminismo in un’epoca in cui le donne non erano ammesse nelle stanze del potere, ma in cui i tempi di una nuova consapevolezza cominciano ad essere maturi.

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Divertente come si approccia al genere maschile, senza averne mai visto uno prima, con libertà, senza pregiudizi e preconcetti.

Una storia avvincente, che dura più di due ore, ma che tiene tutti incollati con gli occhi sullo schermo, a tifare per Diana, per il popolo delle Amazzoni e per il genere umano, tutto… perchè in fondo non esiste un solo cattivo, siamo noi gli artefici di quanto accade.

Solo l’amore salverà il mondo

E come dice Diana stessa: “Solo l’amore salverà il mondo!“.
E io aggiungo: “Solo una donna è stata in grado di scoprirlo!”.

Un bel film che ci ha fatto trascorrere ore piacevoli ed esaltanti al tempo stesso.

Sicuramente la storia di Diana, non finisce qui.

Qualche curiosità sul film

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Le scene che raccontano tutta la prima parte della storia di Diana sono girate sul Gargano.
Oltre ad essere visibili i Faraglioni della Baia di Mattinata, ho riconosciuto anche la parete di roccia bianca di Vignanotica…
Direi che quei posti fanno parte della mia infanzia, quindi mi ha fatto ancora più piacere vedere il film.
La scena del combattimento tra le Amazzoni ed i Tedeschi sulla spiaggia di Vignanotica è fantastica!
Altra cosa, l’ultima: la protagonista, Gal Gadot, che veste i succinti panni di Wonder Woman, è semplicemente fa-vo-lo-sa.
Stupenda, perfetta.
Espressiva, dinamica.
E i suoi due chilometri di gamba sono invidiabili.

Wonder Woman 1984

“She’s back!” #WW84

Il seguito del film si intitola Wonder Woman 1984.
Certo è che è stato confermato tutto il cast e rivedremo anche un personaggio che non avremmo mai creduto di rivedere.
Diana Prince si trova nel 1984 (chissà perchè la scelta proprio di questo anno… ha un qualche richiamo con l’opera di George Orwell?) e cosa dovrà affrontare? Quale problema dovrà risolvere? E, in tutto questo, la Justice League?
Siamo curiosissimi. Intanto continuo a seguire tutte le novità ed i commenti che circolano già in giro.

Per leggere la mia recensione del secondo film dedicato a Wonder Woman => https://www.lemcronache.it/wonder-woman-1984-esaudire-i-desideri-e-pericoloso/

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3 pensiero su “Wonder Woman il film: l’amore salverà il mondo”
  1. Dunque, il film è indubbiamente buono. Ma soffre di buchi di sceneggiatura così enormi che spesso e volentieri mi sono cadute le braccia.
    La regia non aiuta, si limita a portare a casa quello che gli sceneggiatori hanno scritto. buona qualità senza ombra di dubbio come senza ombra di dubbio sia la regista che gli sceneggiatori sono evidentemente con le mani legate dalla casa di produzione che deve portare a casa il franchise. ed in questo il film soffre perché i protagonisti sono sempre dove devono essere perché “serve che siano lì”, una sceneggiatura più libera avrebbe giovato.
    la cosa più sconcertante permane comunque il suo essere estremamente didascalico: tutto è o nero o bianco, vi è molto poco spazio per le sfumature. c’è il male ed il bene, non c’ spazio per le infinite sfumature che vi sono nel mezzo. c’e lui che ripete 100000 volte che è sopra la media (cliché), finiscono a letto quando si poteva soffermarsi un attimo su colui che impazzito dagli orrori della guerra ritrova il piacere di suonare un piano (3’’ di scena), ed infine muore (cliché).
    c’e il nativo americano (ma dai?)
    ci sono i nazisti (perché è evidente che l’ispirazione è quella, nonostante sia una origin story ambientata nella prima guerra mondiale)
    permangono due cose positive: Gal che, ovviamente oltre ad essere di una bellezza disarmante, è di una bravura straordinaria. e finalmente una regista donna con un film ad alto budget, seppur con le mani stra legate.
    voto: porta a casa la sufficienza in attesa di tempi migliori

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