Last Updated on 2 Settembre 2017 by Micaela

Incredibile pensare ad uno spettacolo di wrestling come ad un intrattenimento per famiglie intere, come un momento di comprensione di alcuni aspetti della vita molto importanti.

Per me è stata una grande sorpresa scoprire questo l’altra sera ed oggi ho la certezza che il wrestling è spettacolo per famiglie.

Sono andata ad assistere allo spettacolo del WWE a Roma, una delle due tappe italiane della crew statunitense più importante in circolazione, famosissima e conosciutissima dal pubblico appassionato del genere.

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Per l’occasione ho portato con me il figlio di mio cugino, undicenne, un appassionato doc, che non si è lasciato scappare l’occasione, è arrivato gasatissimo ed emozionatissimo: ha stretto mani, ha chiesto autografi, ha divorato con gli occhi tutto lo show, le luci, i suoni, l’atmosfera, conosceva a menadito vicende e ruoli di Cesaro, Big Show, Charlotte, Paige, Dean Ambrose, Dolph Ziggler, Kane e tutti gli altri…

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In questa circostanza ho appreso tante cose sul wrestling che non sapevo: tanto per iniziare si tratta di una lotta “finta”, nel senso che i colpi non sono veri, si tratta di mosse recitate ad arte, fatte da atleti preparatissimi sia dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista scenico, ognuno di loro ha una parte da recitare: ci sono i buoni da una parte, acclamatissimi dal pubblico, ed i cattivi dall’altra, anche se i cattivi in realtà non sono poi tali, anzi, sono simpaticissimi. Il copione è più o meno sempre lo stesso: il buono subisce per gran parte dell’incontro, poi con un’abile mossa, con uno scatto felino, alla fine ha la meglio e fa uscire di scena il cattivo con la coda fra le gambe, tra le urla gioiose e festanti degli spettatori.
Il tutto si svolge seguendo un copione: un susseguirsi di mosse spettacolari, mozzafiato, alternate da scambi di battute, facce buffe, gag esilaranti.

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Wrestling spettacolo per famiglie

Il clima è leggero, spensierato, nessuna tensione da incontro, nessuna parola fuori posto, tutto si svolge in allegria, aspettando il tempo giusto per la mossa giusta, che se si sbagliano tempi e modi, allora ci si può veramente far male, è per questo che gli atleti sono preparati, è questa la difficoltà di questa disciplina, sta qui il segreto perché a loro certe cose riescono bene. Non ci si improvvisa Superstars e Divas del wrestling da un giorno all’altro, non si può diventare veri lottatori nel giro di poco tempo, come non si può farlo dappertutto: il ring è un posto adeguato, costruito a regola d’arte affinché i colpi siano attutiti, affinché nessuno possa farsi male, non è la strada, non è la scuola, non è una palestra qualunque. E’ un posto studiato per fare spettacolo, non per farsi male. E questo è il messaggio che arriva forte e chiaro a tutti, grandi e piccini: il wrestling è puro divertimento, è rispetto di personaggi e ruoli, è gioia.
 Non l’avrei mai immaginato se non l’avessi vissuto io stessa. Ho riscontrato poi la calma, la serenità e il divertimento vero che aleggiava nel pubblico, in delirio ora per un personaggio ora per un altro, ma sempre composto, sempre rispettoso dei tempi, sempre nei modi opportuni per farlo. Tutti conoscevano le regole dello spettacolo, tutti sapevano come muoversi e cosa dire.

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Il pubblico ha partecipato tantissimo, è stato l’altra parte dello spettacolo, in pratica: lo show nello show è stato proprio lui. Papà, mamme, ragazzi, bambini anche piccoli (ho visto all’uscita un papà che portava in braccio un bimbetto sui 4 anni che dormiva saporitamente con un sorriso grande stampato in faccia!) tutti insieme, tutti con la voglia di trascorrere e condividere una serata all’insegna della spensieratezza.
Quanti altri sport sono in grado di offrire altrettanta serenità, sicurezza e divertimento? Chiediamocelo. Quanti altri sport ad alti livelli sono in grado di ospitare famiglie in totale tranquillità, trasmettendo messaggi di rispetto, educazione, calma? In quali partite o incontri vi sentireste di portare i vostri figli ad assistere sapendo già in partenza che il tutto si svolgerà nel rispetto di tutti i presenti e seguendo le regole di base di buona educazione e comportamento civile? Chiediamocelo.

Ecco, non avrei mai detto tutte queste cose prima di aver assistito ad uno spettacolo del genere. E sono contenta che ci siano persone che si facciano da tramite verso i giovani per veicolare messaggi importanti, di formazione offrendo il proprio esempio, dimostrando che la violenza non si combatte con la violenza, che non si affronta chi è più debole e indifeso, che quello che si vede in questi incontri è solo un gioco, un “far finta” ed è alla pari. Dietro a questi incontri c’è la preparazione e il sacrificio di gente comune, che ha deciso la propria strada, che dopo aver superato momenti importanti e difficili della propria vita ha deciso quale la propria missione: parlare con i giovani e dire loro che ciò che vedono sul ring, non è violenza, che dopo ogni incontro, si tende la mano a colui che gioca il ruolo dell’avversario e si scherza insieme mentre si ritorna dietro le quinte, scimmiottando l’uno le mosse dell’altro e divertendosi, volteggiando in aria, saltando come scimmie impazzite e facendo versi esilaranti! 
Oltre alla montagna di muscoli, per salire sul ring del wrestling, ci vuole preparazione, dedizione e un gran cuore.

Se non volete perdervi i prossimi incontri, i Talent di WWE torneranno in Italia il prossimo aprile con due tappe il 13 Milano e il 14 Firenze.

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