Last Updated on 28 Novembre 2018 by Micaela

E’ questo il motivetto che continua a risuonarmi nella testa da stamattina, da quando, cioè, son tornata dalla lezione dimostrativa di Musica in Fasce che Melania segue al nido, in cui l’insegnante dell’AIGAM l’ha intonata spesso seguendo diversi andamenti e dando enfasi a diversi momenti…

Stamattina hanno voluto coinvolgere anche noi genitori, per renderci meglio conto di cosa si tratta e di come rispondono i nostri bimbi a questi stimoli “innovativi”, che di innovativo hanno semplicemente il fatto che assecondano il linguaggio fisico e verbale dei bambini senza incanalare e forzare nulla, senza avere aspettative, ma qualsiasi ritorno va bene, che sia eclatante, oppure no, fa lo stesso. Non c’è metro di giudizio, non c’è una cosa che si deve fare per forza, altrimenti non va bene, no… tutti fanno quello che si sentono di fare e nel modo che meglio credono.
L’anno scorso avevo partecipato con slancio ad entrambe le manifestazioni, sia per Miriam e sia per Melania e non me la son voluta perdere neanche quest’anno.
E’ stata la conferma che i bimbi hanno la musica nel sangue, hanno la melodia, il ritmo innati…
Ho visto Melania felice di trovarmi in quell’ora e in quello spazio che sono solo “suoi”, felice di condividere con me quell’esperienza, tanto che è stata tutto il tempo addosso a me, cercando di trascinarmi in questa esperienza. Non era molto interessata a quello che si stava facendo, ma era felice di essere lì con me.
Questo mi ha riempito il cuore di gioia!
E come tralasciare poi il fatto che ho portato anche Massimo con me e che ha assistito alla sua prima lezione di Musica con il metodo Gordon?!!?!?
Lui, tutto tranquillo, si guardava attorno, era affascinato dai suoni melodiosi che riproduceva l’insegnante… si è poi un po’ spaventato quando poi alla musica e al pam-pam-pam, ci siamo tutti alzati in piedi e abbiamo passeggiato per la stanza danzando… lì si è visto un po’ spiazzato e ha cominciato a piagnucolare!
Melania era felicissima anche di avere il fratellino lì con lei, l’ha ricoperto di baci e carezze… gli ha posato addosso la musica, come dice l’insegnante, perchè la musica si porta attraverso le mani, la voce, è una cosa che  non c’è, ma esiste e con cui ci si può anche giocare.
Dal prossimo anno scolastico tutto questo toccherà anche a Massimo, l’inizio è stato comunque buono…

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