Last Updated on 11 Febbraio 2020 by Micaela

Questo è il mantra che mi ripeto da almeno 3 anni e mezzo a questa parte… nei momenti di sconforto, di senso di inadeguatezza, di nervosismo, di incapacità a gestire delle situazioni, di stanchezza, di incazzatura estrema (e diciamocelo!)…
PIANO PIANO, CRESCONO

crescono

PIANO PIANO, CRESCONO

sì… piano piano, però… o per fortuna, in certi casi, eh!

E’ successo quando le allattavo e arrivavano dei momenti che non ce la facevo più, mi ripetevo: “Mica continueranno a prendere il mio latte in eterno, no?!”.

PIANO PIANO, CRESCONO

E’ successo quando volevano sempre stare in braccio: “Mica vorranno venire in braccio per sempre, no?!”.

PIANO PIANO, CRESCONO

E’ successo durante il periodo delle colichette (per fortuna con le bimbe è stato veramente breve con episodi sporadici): “Passeranno crescendo…” (Sì, ma poi subentrano altre rotture di scatole: denti, febbri, etc… ma questa è un altro capitolo!)

PIANO PIANO, CRESCONO

E’ successo quando non riuscivo a spannolinare Miriam: “Mica userà il pannolino fino a 15 anni, no?!”

PIANO PIANO, CRESCONO

Succede ancora quando vogliono venire nel lettone a dormire: “Mi mancheranno questi momenti quando non vorranno più stare con la mamma…”

PIANO PIANO, CRESCONO

E continua a succeder di nuovo con Massimo ora, come una ruota, sto ripercorrendo tutti questi pensieri… stavolta con più dolcezza, assaporando ancora di più tutto quanto, perchè so per certo che non capiterà più… (e no, cari miei, basta figli, qua si chiude baracca… Marco mi ha ufficialmente detto che semmai un giorno mi dovesse ridire la frase “Dai, facciamo un altro bimbo?!”, sono autorizzata a dargli una grossa papagna all’attaccatura del naso, tanto da rintronarlo definitivamente e non fargli più capire nulla… per sempre!)

Sarà anche questo mio affetto ancor più protettivo nei confronti del nuovo arrivato, a farmi coinvolgere con più forza, sarà che sento veramente la differenza tra figlio maschio e figlia femmina… e sì, perchè esiste un trasporto differente, più intenso e coinvolgente di prima.

Pur mantenendo un amore viscerale estremo per le altre bimbe, con Massimo è diverso, non è di più… ma sicuramente è diverso.

Con le bimbe c’è amore, complicità, comprensione, desideri e interessi condivisi… con Massimo c’è proprio un innamoramento incondizionato! Non saprei spiegarlo diversamente. E anche lui fa la sua parte, eh: è decisamente più mammone, cerca di più il contatto, starebbe a ciucciare per ore intere, non soltanto per nutrimento, ma proprio per fisicità! Le bimbe mi avevano abituata bene: dopo i 15-20 min di tetta canonici, stop! Volevano tornarsene nella loro sdraietta o volevano fare altro… c’era Miriam che mi piangeva proprio in braccio!

E ora la sera, da quando le bimbe hanno la loro cameretta, mi affaccio e le guardo dormire… e mi dico: “Credevo che non avrebbero voluto separarsi da noi e dal dormire tutti insieme nella stessa stanza, e mi sbagliavo di grosso… Vedi che ho ragione!? Piano piano, crescono!”

6 pensiero su “Piano piano, crescono”
  1. che bel post, mi hai fatto rivivere tutto…anche io ho avuto prima una bimba e poi un maschietto…quanto li amo! ci sono stati momenti duri, ma io credo che…crescano anche troppo in fretta!

  2. tesoro te lo posso confermare crescono, questa é stata la prima estate che non ho preso la baby sitter stavano a casa da soli mentre io ero al lavoro(nel b&b affianco), si lavavano, vestivano, colazione gioco. A mare é stato il primo anno dopo sei anni che non dovevo alzarmi dal lettino, leggevo il libro! non hai idea 😀

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