Finito ieri di leggere uno degli ultimi romanzi della mia ormai adorata Kinsella (edito questo con…
Last Updated on 31 Gennaio 2023 by Micaela
Viaggiare con i bambini, soprattutto se piccoli, può essere motivo di preoccupazione per tantissimi genitori. Per fortuna, con l’attenzione alle giuste regole, è possibile prevenire criticità anche gravi relative alla salute dei piccoli. Nelle prossime righe, abbiamo selezionato alcuni consigli che è bene conoscere sul tema.
Il potere del web
Può capitare, una volta arrivati presso la località di vacanza scelta, di avere a che fare con un malessere imprevisto del bimbo o, semplicemente, accorgersi di aver dimenticato un medicinale basilare. Nelle situazioni in cui la farmacia fisica è lontana, non bisogna lasciarsi prendere dalla frustrazione o lasciare perdere pensando che tanto non è detto che succeda qualcosa di grave o che la situazione peggiori.
Grazie al web, è possibile risolvere la problematica sopra menzionata in tempi brevi. Dal 2015, infatti, è consentito vendere in rete farmaci senza obbligo di prescrizione medica (ma anche integratori e diversi altri prodotti). Attenzione: ovviamente è necessaria un’apposita autorizzazione ministeriale. Portali come Doctor Max farmacia online, uno dei più famosi e frequentati in Italia, l’hanno ottenuta e, ogni giorno, sono un punto di riferimento per chi ha bisogno di rifornirsi di SOP e OTC in maniera rapida, sicura e legale.
Il fuso orario
Il sonno dei bambini, come ben si sa, è un tema molto delicato. Gestire con buon senso questo aspetto della quotidianità fin dalla più tenera età è nodale se si ha intenzione che il futuro adolescente e adulto abbia un’esistenza all’insegna del benessere. Ecco perché, quando ci si appresta a viaggiare con bambini piccoli verso un Paese con un fuso orario diverso dal proprio, è opportuno, nei giorni che precedono la partenza, anticipare il momento della nanna di 1/2 ore rispetto alla solita routine.
Vero è che i piccoli sono meno soggetti degli adulti agli effetti del jet lag. Altrettanto vero, però, che il fuso orario nuovo è comunque un cambiamento importante ed è bene agire affinché non risulti eccessivamente traumatico.
I viaggi in macchina
I viaggi in macchina quando si hanno bambini molto piccoli vanno gestiti senza lasciare nulla al caso. Fondamentale è coprire i vetri con le apposite tendine parasole – anche se in commercio se ne trovano diverse con disegni vivaci dedicati a personaggi dei cartoni, è bene focalizzarsi su quelle in tinta unita, in quanto proteggono meglio – e fermarsi ogni 1,5/2 ore per togliere il bambino dall’ovetto. Nei primi mesi di vita, passare troppo tempo in una posizione diversa da quella supina su una superficie piana – no ai cuscini – aumenta il rischio di SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante).
Attenzione alla diarrea del viaggiatore
Se la meta della vacanza è un Paese dell’Africa, dell’Asia, dell’America del Sud o del Medio Oriente, è cruciale fare attenzione alla diarrea del viaggiatore. Nei bambini, questo disturbo intestinale può manifestarsi con una sintomatologia più intensa rispetto a quella che si palesa negli adulti ed esporre a un maggior rischio di complicanze.
Per fortuna, esistono diverse accortezze, semplici da adottare, per prevenire il problema succitato. Fondamentale, per esempio, è evitare che i piccoli bevano acqua diversa da quella delle bottigliette comprate in punti vendita sicuri, che mangino verdura cruda, uova non cotte o prodotti caratterizzati dalla presenza di latte non pastorizzato.
Focus sui vaccini
Quando si parte con i più piccoli e non si vuole perdere di vista quello che riguarda la loro salute, è fondamentale informarsi sui vaccini. Il portale del Ministero della Salute è caratterizzato dalla presenza di una sezione specifica con l’elenco di quelli obbligatori nei vari Paesi del mondo.
I viaggi in aereo
I viaggi in aereo, in particolare i primi, possono essere sia carichi di emozione per il piccolo, sia forieri di potenziali traumi. Per prevenire questi ultimi, può rivelarsi utile prendere posti a metà cabina. Come mai? Perché si tratta di una zona dove i movimenti del velivolo vengono percepiti meno.
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