Last Updated on 16 Ottobre 2015 by Micaela

L’unica che riesce ad incollarmi ai suoi libri da sempre è lei. Soltanto lei: Madeleine Wickham, meglio conosciuta con il nome di Sophia Kinsella. La adoro.

Dopo aver divorato, diversi anni fa ormai, tutta la saga del I love Shopping, ora vado alla ricerca degli altri suoi romanzi per potermeli poi leggere con gusto durante le vacanze. Solo lei è capace di farmi superare il sonno, riesce a farmi sogliare le sue pagine in qualsiasi attimo di tregua… soltanto lei!

E riesco a leggere in tutte le situazioni possibili, soprattutto quando la sera cala il silenzio in casa, tutti dormono dopo una giornata di rocambolesche avventure montagnose ed io che mi ritaglio il mio piccolo spazio a cui non so rinunciare quando sto qui.

E così, ho finito di leggere questo libro

begli amici

Begli Amici!

Si tratta di un romanzo, fresco, che scorre, al solito, liscio come l’olio tra le dita e che avvolge con le storie di tutti gli abitanti di un piccolo villaggio inglese, distante dalla rumorosa e vorticosa Londra, dove si conoscono tutti, dove sono tutti legati tra loro da rapporti di parentela, amicizia, interessi… E ovviamente, con storie d’amore e non.

Una coppia, ormai scoppiata da tempo, assiste all’incidente di una delle proprie figlie, durante proprio una festa del villaggio. Da qui, oltre alle concitate notizie dello stato di salute della ragazza, oltre al dolore e alla speranza che attanaglia i cuori dei genitori, oltre alla sofferenza della sorella maggiore, abbandonata quasi a se stessa, oltre alle voci del paese, alle preghiere, ai racconti… ci si aggiunge anche un “estraneo” che entra nelle loro vite, incitando i genitori ad intentare una causa terribile contro gli amici di sempre, i proprietari della casa in cui l’incidente era avvenuto, promettendo risarcimenti milionari ed oltre, sperando in una sua fulgida carriera. Riesce a serpeggiare così bene, da mettere ancora di più uno contro l’altro i coniugi, ad entrare nel letto di lei, nelle vite delle figlie… ma il suo stesso serpeggiare poi, lo porta al patibolo.

Il peso di quella causa, le testimonianze da raccogliere tra i compaesani e tutto il resto innesca una serie di dinamiche che rendono l’atmosfera invivibile.

Oltre a tutto questo, roteano attorno a questa storia anche le vicende di altri personaggi, che comunque fanno da cornice interessante e arricchente.

Fino a che punto siamo disposti a rovinare le vite altrui, o meglio, le vite dei nostri amici in virtù dei soldi, o anche in virtù di scaricare addosso a qualcuno colpe che non esistono, pur di avere un capro espiatorio, pur di poter incanalare la propria rabbia e riversarla su una persona piuttosto che su di un’altra?
Il veleno alimenta se stesso e non fa bene. Avvelena, appunto.
Si perde di lucidità, si vive con l’ansia, l’angoscia, non si dorme bene, si rimane soli e si perde il senso della realtà.

Di tutto questo parla il romanzo.

Buona lettura.

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