Last Updated on 3 Ottobre 2025 by Micaela

Alla ricerca di una miniserie tv da vedere tutta d’un fiato, letteralmente? Eccola! La serie tv La Fidanzata su Netflix è quello che fa per te!

Madre contro fidanzata

Ci sono storie che partono da un conflitto antico come il mondo: madre contro fidanzata. Direi un clichè, un luogo comune, qualcosa di scontato e banale. Ma La fidanzata non è un semplice dramma familiare e non ripropone questo conflitto con le solite modalità prevedibili. È un thriller psicologico che scava nei legami più profondi e viscerali che poi a volte sfociano in tossicità. E lo fa alternando i punti di vista delle due donne protagoniste che sono agli antipodi.

Due donne agli antipodi

Da una parte c’è la madre (Robin Wright): elegante, di successo, con una vita patinata e un figlio unico che rappresenta tutto per lei. Dall’altra la fidanzata (Olivia Cooke): giovane, bellissima, di origini umili e, agli occhi della suocera, una scalatrice sociale senza scrupoli. Due mondi inconciliabili che si scontrano senza esclusione di colpi.

L’unica vera vittima passiva: lui

Il figlio (Laurie Davidson)? Quasi una comparsa, schiacciato tra due forze che lo manipolano, lo controllano, lo usano come campo di battaglia per affermare potere e possesso, una marionetta senza volontà propria che viene mossa dalle loro mani.

Una serie tv che cattura fino all’ultimo minuto

E proprio qui sta il fascino disturbante della serie: si resta catturati non tanto dalla trama in sé, ma dal modo in cui viene raccontata, sempre dal punto di vista alternato delle due rivali. Una narrazione che rende tutto ambiguo, che ci spinge a chiederci chi delle due abbia ragione e chi invece stia solo recitando una parte. Tutto, fino all’ultimo, non sembra mai esser definito oggettivamente, c’è sempre una patina che ti fa dubitare che tu stia veramente vedendo i fatti per come sono o per come una delle due li percepisce.

Tra colpi bassi, segreti inconfessabili e azioni che oltrepassano ogni limite, La fidanzata diventa una visione ipnotica. Ci si ritrova a guardarla con un misto di repulsione e attrazione, incapaci di staccarsi. Ci si chiede: fino a che punto si riesce a spingere in nome di un “amore”?

Quanto l’amore può essere tossico

Un thriller che mette a nudo dinamiche familiari malate, svela nervi scoperti e ci ricorda che, quando il possesso si traveste da amore, il prezzo da pagare è sempre altissimo.

Verdetto: da vedere, senza esitazioni.

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Di Micaela

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