Last Updated on 7 Gennaio 2021 by Micaela

Supereroi e aggressività nel bambino: esiste una connessione di causa ed effetto tra questi due elementi?
Molto spesso si ritiene che i film dei supereroi possano essere violenti e istigare ad assumere atteggiamenti aggressivi, per questo motivo ci sono genitori che tendono a tenere lontano i propri figli dalla visione di questo tipo di film.
Dico la mia, in qualità di mamma e di appassionata del genere, tanto da potermi considerare esperta del settore, ormai.

I supereroi non sono adatti ai bambini in età prescolare, ma non perchè ci sono scene violente

Effettivamente, come dicevo in un post di svariato tempo fa, i film per supereroi non sono indicati ad un pubblico di piccolissimi, ma non soltanto per le scene di lotta, quanto per la complessità della narrazione, per l’intreccio delle vicende, per la moltitudine di personaggi, per il contesto e per l’enciclopedia mentale necessaria per comprenderne appieno l’intera storia.
Mi spiego.

Supereroi e aggressività

Quell’istigazione alla violenza che si ritiene possa essere causata dalla visione di questi film è dovuta, semmai fosse davvero causata da tali visioni, proprio dal fatto che il bambino piccolo (e per piccolo intendo in età almeno prescolare, quindi prima dei 6 anni), non riesce a seguire i motivi che inducono i supereroi ad usare la forza, la differenza tra la schiera dei buoni e dei cattivi, che spesso non si manifestano tali immediatamente (come nella vita reale, del resto!) e non riesce a seguire l’intreccio stesso della vicenda, spesso complesso, che ha riferimenti al di fuori della storia stessa. Non è semplice.

Il bambino in età prescolare non decodifica adeguatamente il messaggio

Quindi il bambino coglie l’atto violento fine a se stesso, senza riuscire a incasellarlo in un quadro più alto, senza dargli una motivazione e uno scopo. Non è colpa del bambino, è che la narrazione in questi film non è cognitivamente adatta a lui.

Ben inteso, ci sono casi in cui anche bambini più grandi dei 6 anni non siano ancora pronti a vedere questo genere di film, non solo per le scene di lotta, ma anche per la rappresentazione dei cattivi, per le atmosfere talvolta lugubri, per la suspance.

Come viene rappresentata la violenza nei film dei supereroi

Inoltre, la rappresentazione della violenza in questi film non è mai esplicita e gratuita: le scene sono sempre molto coreografiche. Non si scade nello splatter e nel volgare, non si tratta mai di violenza sessuale, psicologica, verbale o di altro tipo. Si tratta di cazzotti o calci volanti, di lampi lanciati da un martello, oppure di razzi.
Spesso faccio il parallelo con i film di Bud Spencer e Terence Hill che vedevamo quando eravamo piccoli noi: si tratta di scazzottate scanzonate, spesso comiche (come un verdissimo Hulk che sbatacchia come un calzino sporco il povero Loki, dio dell’inganno). Arriva il gigante che sa che prenderà a pugni il cattivo di turno e infatti così andrà.

Le ricerche scientifiche che scoprono l’ovvio

Uno gruppo di studiosi della Brigham Young University ha condotto una ricerca su un insieme di bambini in età prescolare. Alcuni di questi erano particolarmente esposti alla cultura e alla visione dei supereroi. E’ stato notato che in forme diverse si potrebbe sviluppare un atteggiamento di aggressività nei bambini più esposti a questo genere di film. Quindi non si proibisce la visione dei supereroi in toto, bensì si suggerisce di fornire ai bambini una gamma quanta più vasta possibile di input, proprio per evitare questo tipo di risultati.
Ma va? Incredibile, davvero!

Un’alimentazione di solo cioccolato fa male!

Come dire: meglio non mangiare sempre dolci, che poi si ingrassa e ci si ammala, avere una dieta alimentare varia e completa è cosa buona e giusta. Dire che questa ricerca abbia scoperto l’acqua calda, è dire poco.
Avrei potuto ottenere gli stessi risultati con la metà degli investimenti, ma anche un terzo, via, non sono poi così esosa. Che ci vuole?
Un genitore sa perfettamente come sollecitare il proprio figlio per la sua salute.

E dei danni causati dalle vecchie principesse Disney, vogliamo parlarne?

E allora, vogliamo parlare dei danni che ha procurato a noi quarantenni la visione ripetuta e continuativa di Biancaneve e i sette nani e Cenerentola?
Quante di noi, fino a qualche anno fa, credevano all’esistenza del principe azzurro? Quante lo stanno ancora aspettando rinchiuse in una torre?
Per quanto mi riguarda, ancora devo riprendermi e accettare il fatto di indossare un gigantesco 43 di piede. Ciò, da sempre, è per me causa di frustrazione. Come non immedesimarmi subito nella terribile Genoveffa: racchia, stonata, odiosa e per sempre sola e deprimermi ormai schiacciata da tale destino segnato per me.


Sì, signori miei, le principesse hanno fatto un sacco di danni, più della cosiddetta violenza dei supereroi. Le principesse hanno alimentato discriminazione di genere, sottostima femminile, stereotipi e pregiudizi. Grazie a Dio, ma soprattutto grazie alle attuali menti illuminate della Disney, le nuove figure femminili proposte sono evolute: per una bella addormentata, c’è un’Elsa che non ha bisogno di avere un re affianco, oppure per una Rapunzel chiusa in una torre, c’è una Mulan che salva un intero popolo. Piano piano potremmo farcela anche lì. Ma questa è un’altra storia.

I supereroi come ponte tra generazioni

Torniamo ai nostri supereroi.
I supereroi possono essere il collante tra generazioni, una passione condivisa, un momento di riunione e confronto. Si possono affrontare temi come: bullismo, disuguaglianze, avere dei valori, amicizia, progresso scientifico, razzismo, crearsi il proprio destino e potrei continuare all’infinito.
Molte nuove serie tv dei supereroi (Supergirl, Arrow, Legends’ of Tomorrow) affrontano anche temi come l’omosessualità, il coming out.
Non è banale e non è scontato, ma questi film si stanno facendo carico di educare grandi fette di pubblico giovane (e meno giovane). Da almeno un secolo, l’educazione delle masse passa attraverso i mass media e in particolare attraverso il cinema e questa ne è l’espressione moderna. Quindi considero questi film un ottimo strumento da usare a supporto di genitori ed educatori. A questa conclusione sono arrivata senza particolari e costosi studi scientifici, ma avvicinandomi a questo mondo, esplorandolo da dentro, scoprendolo per mano dei miei figli e seguendo l’istinto.

Quindi, no, supereroi e aggressività non sono connessi, la cultura dei supereroi non istiga alla violenza, semmai il contrario.

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