becoming l'autobiografia di Michelle Obama

Last Updated on 7 Febbraio 2022 by Micaela

Mi ha sempre affascinato la figura di Michelle Obama, sin da quando è diventata first lady, già dal 2009.
Mi sono sempre chiesta come fosse essere una First Lady, gli oneri e gli onori che questo ruolo comporta inevitabilmente, la vita dentro quella Casa Bianca così austera e blindata, come può cambiare l’esistenza una esperienza del genere.

Come è vivere nella Casa Bianca?

Con Michelle poi i miei interrogativi si sono arricchiti di altre domande: come è essere la prima donna afro-americana alla Casa Bianca? Come viene preso lì dentro questo grande cambiamento?
E ancora, man mano che il tempo passava e lei faceva cose (ebbene sì, una First Lady che FA COSE e che non si limita a sorridere, indossare begli abiti e fare da presenza alle cerimonie) mi chiedevo: come la prenderà il mondo una tale svolta epocale?
Ebbene, il libro Becoming scritto proprio da lei, Michelle Obama in persona, risponde a tutti le mie domande e a molte altre.

L’autobiografia di Michelle Obama: Becoming

E’ la sua autobiografia: da ragazza di periferia di Chicago arriva sino alle stanze del potere della Casa Bianca.
Michelle proviene da una famiglia umile, di sanissimi principi e punta tutta la sua infanzia e oltre sulla propria istruzione.
Michelle è certa che solo quella può essere la chiave di svolta della sua esistenza.
Sin da giovanissima ha dovuto far fronte a tutta la sua dignità e alla sua forza interiore per sopportare situazioni in cui si trovava nuova e sola: in tante circostanze si è ritrovata in una stanza ad essere l’unica donna… per giunta nera. Situazione non certo facile. Soprattutto se cominci a ricoprire pian piano anche ruoli di prestigio e di responsabilità.

Grande dignità e voglia di riscatto

Lei non ha mai mollato, non ha mai abbassato la testa, anzi, alzava la sua personale asticella per dimostrare a se stessa e agli altri che ne era capace.
E, con tanto sforzo e impegno, ci è riuscita.
Ha dimostrato che anche venendo da quartieri improbabili e abbandonati dalle istituzioni, si può crescere sani e puntare in alto, molto in alto.
E’ proprio questo il messaggio che ha voluto veicolare durante tutta la durata del mandato del marito e ancora adesso, con questo libro: ce la possiamo fare tutti.
Il libro poi percorre gli anni in cui ha conosciuto Obama, gli anni del college, gli anni dell’assunzione in un prestigioso studio legale della città…
E gli anni di coppia, quelli in cui Obama decise di candidarsi in politica, cosa che mise a dura prova anche il loro rapporto: ci vollero una bella dose di pazienza e di fiducia per poter rimanere saldi.

becoming l'autobiografia di Michelle Obama

Michelle Obama e la maternità

E poi la maternità. Il capitolo in cui si racconta come madre mi è piaciuto tantissimo: quando si concedeva il lusso di pranzare in macchina con un panino, prima di andare a riprendere le bambine piccole a scuola, pur di avere quella mezzora di solitudine e silenzio mi ha fatto capire che anche lei è umana, anche lei è come tutte noi, anche lei ha fatto i miei stessi pensieri!
E poi finalmente è arrivata la parte del racconto degli anni dentro la Casa Bianca, quando quell’edificio diventa la tua casa.
Non è facile: non è facile sapere che ogni tuo passo, ogni tuo sguardo, ogni tuo contatto con il mondo esterno è controllato e scrupolosamente vagliato, non è facile sapere che non sei libera di uscire in giardino senza dover avvertire prima la sorveglianza, non è facile sapere che le tue figlie devono essere accompagnate a scuola in un’auto con vetri anti proiettile e ai saggi di ginnastica devi andare quando nessuno ti vede e nasconderti, metterti in un posto lontano dove non ti vede nessuno.
Certo, poi c’è tutto il lato glamour che ad una donna piace: trucco e parrucco sempre a disposizione, abiti meravigliosi disegnati apposta per te, viaggi in giro per il mondo ad incontrare gli uomini e le donne più potenti del mondo, stringere la mano di Nelson Mandela, parlare con il Papa o avere Bruce Springsteen che canta nel tuo giardino. Per dire, eh!
Tutto ha un rovescio della medaglia. Tutto necessita di una ricerca di equilibrio, non sempre facile.
Vanno date delle regole alla famiglia per non perdere la testa, per non allontanarsi l’un l’altro (cosa molto facile in quei casi, spesso basta molto ma molto meno!), per crescere due bambine in maniera quanto più “normale” e sana possibile.

Michelle: la First Lady che fa cose

Michelle Obama è la prima First Lady che ha fatto cose, oltre ad inviti per il tè del pomeriggio alle altre donne mogli di uomini di potere.
Ha fatto discorsi davanti a platee di ogni tipo, soprattutto a studentesse. Si è fatta portavoce di svariate missioni, come quella alla lotta all’obesità infantile, grande piaga in America.
Ha supportato iniziative importanti a favore delle famiglie dei soldati americani, che molto spesso versavano in condizioni molto difficili.
Si è data da fare affinché l’istruzione fosse un diritto di ciascuno, non importa da dove vieni, a quale etnia appartieni, quale sia il tuo credo o le tue condizioni economiche: hai diritto allo studio e anzi… è un tuo dovere studiare!

E poi, l’amaro passaggio di consegne. Amarissimo.

Ed è stato amaro leggere, nella parte finale, le sue considerazioni quando hanno dovuto lasciare la Casa Bianca in mano a Trump… con la sua eleganza e la sua dignità non ne parla mai esplicitamente male, ma tra le righe si capisce perfettamente cosa pensa e quanto le ribolla il sangue per questo. Lo si vede benissimo.
Ma del resto, un terzo mandato era impossibile, anche per il Presidente degli Stati Uniti.

Una lettura interessante, illuminante che contiene un pezzo di storia americana, ma di tutte noi.
Da leggere. Per tutte le donne, di tutte le età.
Perché si deve essere sempre in divenire, per essere sempre migliori.

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