Last Updated on 17 Febbraio 2022 by Micaela

La serie tv “Inventing Anna” è stata partorita dalla casa Shondaland, ovvero da Shonda Rhimes, regina delle serie tv degli ultimi decenni.

La ragazza che ha abbindolato Manhattan

E’ tutta incentrata sulla storia vera di Anna Sorokin, giovane ragazza russa che senza avere particolari talenti, riesce a mettersi letteralmente in tasca tutto il mondo dell’alta finanza di New York, in pratica è stata la truffatrice di Manhattan intera.
Anna, infatti, è una vera truffatrice, riesce a manipolare le persone, anche quelle che dovrebbero essere più scaltre e con esperienza e riesce ad ottenere quello che cerca, ossia denaro, potere, successo.
Con il suo fare molto algido e calcolatore, Anna studia chi ha di fronte e con spavalderia, grande convinzione e determinazione riesce ad abbindolare chiunque.
Si spaccia per ricca ereditiera e riesce a mantenere un tenore di vita elevatissimo prendendosi gioco dei migliori milionari di New York.
Il suo piano dura fino ad un certo punto, però. Sbugiardata, viene incarcerata per una serie di capi d’accusa per truffa.
La sua storia viene annusata da una giornalista del Manhattan Magazine, che, con grande intuizione, scava fino a svelare tutte le diaboliche trovate della ragazza. E ne sono davvero tante.

Il personaggio di Anna Sorokin: la truffatrice di Manhattan

La serie sviscera il personaggio molto bene e rivela la sua storia nei dettagli, alternando i due piani narrativi tra passato e presente, rendendo quindi il ritmo non noioso.
Eppure c’è qualcosa che non riesce a coinvolgermi in pieno, sebbene tutto sia sempre molto curato e ben fatto.

Inventing Anna non mi convince: perchè…

Non mi convince quella ragazza così glaciale. Non mi convince il fatto che anche quando è in carcere, non accenna minimamente ad un barlume di pentimento. Anna sembra non avere alcun punto debole, alcun segno di umanità, tutto è calcolato, pensato a priori con un preciso scopo. Anche quando si trova in una condizione in cui sembrerebbe aver perso ormai tutto, oltre alla libertà. Eppure alcun fatto che le è accaduto l’ha cambiata, trasformata, segnata. Rimane esattamente come era sin dall’inizio, non c’è una crescita, una evoluzione. Né nel bene e né nel male.
Non mi convince il personaggio dipinto come geniale, di fatto è inconsistente come un castello di sabbia. Non riesco a trovare un fine della storia. Non riesco ad entrare in sintonia. Non riesco a parteggiare per nessuna delle parti. Mi sembra un perfetto collage, ben congeniato, per tenere incollati e per capire dove voglia andare a parare quella ragazza. Ma, in realtà, non para da alcuna parte, se non sprofondare nel suo mondo vacuo, fatto di menzogne e apparenza.

Il tocco molto glamour fa sì che la serie sia molto attuale e attraente, questo è fuori discussione. Ma, la storia non decolla.

No. Non ci siamo. Forse è proprio la storia in se’ che non mi ha appassionato.

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