Last Updated on 14 Dicembre 2018 by Micaela

Al nido che frequentano le mie cucciole, da quest’anno introdurranno un’oretta settimanale di corsi di “musica in fasce” per educare i piccoli all’ascolto della musica praticamente da subito, perchè, come in ogni cosa, in questi primi anni di vita si immagazzinano informazioni che costituiranno il proprio bagaglio culturale per il resto della propria vita e perchè si riesce ad affinare la propria sensibilità all’ascolto della musica come non accadrebbe mai e poi in mai in seguito.
Così, hanno organizzato un incontro informativo con i genitori per spiegarci la metodologia, la tecnica, in cosa consiste e per illustrarci gli obiettivi e le modalità.
Molto incuriosita sono andata… con Melania. E sì, perchè Miriam, come ogni sabato mattina, era già impegnata al playgroup di inglese e ci è andata accompagnata da Marco, il quale non ne vuole proprio sentire parlare di queste cose di musica a questa età perchè le considera un modo per spillare soldi a mamme credulone come me e nient’altro… ma non mi importa… io ci credo!

Insomma, siamo arrivate puntualissime… Melania inizialmente sonnecchiava nel suo passeggino. Gli altri genitori erano arrivati senza pargoli al seguito o, se ce li avevano, li avevano affidati alle educatrici presenti, perchè non era gradita la presenza dei bambini in questo incontro, proprio perchè non avrebbero lasciato i genitori tranquilli ad ascoltare quanto si doveva comprendere in quel momento.
Io me ne sono fregata… anche perchè Melania non è una bimba che “disturba”, ma se ne sta per i fatti suoi e ascolta contenta… anzi, più gente c’è intorno e più sta buona, perchè deve osservare e deve impicciarsi di quanto le sta accadendo intorno.
Fatto sta che dopo una decina di minuti che l’educatrice dell’AIGAM stava introducendoci all’argomento e ci stava spiegando le cose, Melania si sveglia e comincia a guardarsi in giro, tutta contenta e sorridente.
Sta buonina lì senza disturbare.
Dopo di che… mentre la ragazza diceva: “poi passeremo ad un esempio pratico…”, Melania sembra capire e comincia a fare: “Ba-Ba-Ba-Ba”, alla ragazza dell’AIGAM non le sembra vero, si gira tutta entusiasta verso di noi e risponde a Melania con un suo: “Ba-Ba-Ba-Ba” melodioso, intonato e dolce… Melania sorride sdentata e batte le manine e di rimando: “Ba-Ba-Ba” di nuovo… e la ragazza pure… Melania sgrana i suoi occhioni azzurri tutta rapita… avrà pensato: “Che bello, mi capisce! Parla la mia stessa lingua… e la canta, per giunta”… La ragazza ha definito lo sguardo di Melania di quel momento quello che in termini tecnici chiamano: sguardo di assorbimento, ossia, in quell’istante Melania stava recependo alla grande quanto la ragazza stava facendo, era davvero interessata.
Durante un altro paio di prove, Melania si è divertita tantissimo e rispondeva felice agli stimoli… tanto che la ragazza alla fine mi ha detto: “Meno male che l’hai portata, ha proprio dimostrato alla grande quello che faremo… la segnerai, vero?” Come potrei non segnarla?
Bene, bimbe… da gennaio, si comincia!

Per informazioni dettagliate e precise: AIGAM

4 pensiero su “Melania all’incontro con l’educatrice AIGAM”
  1. Bellissimo! Fino all’anno scorso mia figlia all’asilo aveva una maestra diplomata anche alla scuola musicale e faceva con loro un sacco di laboratori, quest’anno è stata tranferita (sobbb…) si sente tanto la sua mancanza, ma ero interessata anch’io a mandarli ad un corso di musica, trovo che sia davvero importante per loro!

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