Last Updated on 5 Marzo 2020 by Micaela

La serie tv Carnival Row su Amazon Prime Video è difficile da collocare in un punto preciso del genere delle serie, perchè ha elementi variegati e particolari.
Di sicuro è un genere fantasy, ma non solo.

Carnival Row serie tv su Amazon Prime Video

Oltre al genere fantasy ha una storia d’amore molto romantica che la percorre nella sua interezza, ha un serial killer da trovare, ha elementi di favola e di tremenda crudezza.

Tanti elementi per tenerli tutti sotto controllo dalle prime puntate

Insomma, ci sono tanti elementi e ingredienti da mettere insieme ed è per questo motivo che inizialmente non riuscivo a capire, guardandola, se mi stava piacendo oppure no. Stavo cercando di capire.
Ho avuto la necessità di arrivare almeno alla terza puntata per dire che sì, mi piaceva davvero, che mi aveva catturato e che non vedevo l’ora di sapere come sarebbero andate avanti le vicende di Philo, un ispettore di polizia, Vignette, una fata che finisce nelle fila di un gruppo di fatati sovversivi, Imogen una ragazzina ereditiera caduta in disgrazia e alla disperata ricerca di far riguadagnare lo splendore perduto della sua famiglia, e tanti altri personaggi, tutti caratterizzati molto bene, dalle ricche sfumature, dalle storie intrecciate e che vengono svelate un filo alla volta.

Esiste una specie migliore di un’altra?

Burgue è una grande città che ospita specie diverse di esseri viventi, la specie dominante è l’essere umano, poi tutte le altre devono sottostare a regole, restrizioni di questo, non sono considerate allo stesso livello e per questo vengono discriminate e oltraggiate.
La città è divisa in zone, ognuna è opportuna per un genere diverso di essere vivente, e Carnival Row è la strada più promiscua, quella considerata da evitare se si appartiene al genere umano, non opportuna, troppo pericolosa, non sana.

Una storia che ha un chiaro riferimento ad eventi storici (passati e forse presenti?) che ben conosciamo, infatti lascia l’amaro in bocca proprio per questo: vengono qui messi in chiaro le nostre piccolezze, i pregiudizi, le ingiustizie, l’ignoranza e la sofferenza che tutto questo poi comporta.

In questo contesto le vite vanno avanti sui binari di dettami che lasciano poco all’imprevisto, per questo motivo la città è sconvolta quando un essere non ben identificato comincia a mietere vittime in maniera violenta e raccapricciante. A Philo il compito di capire il legame delle vittime e il serial killer. Strano però che poi scopre molto di sé e del suo passato, che diventa piano piano chiaro davanti ai suoi occhi, rivelandogli la sua vera essenza.

Carnival Row: il cast

Un cast azzeccato e per niente scontato: un segnato Orlando Bloom è l’ispettore di polizia, una leggiadra Cara Delevigne è Vignette. Dimenticate il Bloom del pirata dei Caraibi: qui non interpreta un ragazzo che ambisce a diventare un pirata, qui abbiamo davanti un uomo con i segni del tempo che passa, con i pensieri e la storia che porta addosso, una pesante storia.

Superato il punto critico della storia, è fatta: non si ha più via di uscita se non di vederla tutta d’un fiato fino all’ultimo secondo.
Si attende ora la seconda stagione, perchè il finale è del tutto aperto.

La visione è adatta solo ad un pubblico adulto.

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