Last Updated on 2 Settembre 2017 by Micaela

Ieri siamo andate all’incontro con una neuropsichiatra infantile di fiducia per farci una chiacchierata riguardo la situazione del linguaggio di Miriam.
Come siamo entrate, appena ha scambiato due parole con Miriam e prima che io potessi spiegare niente, mi ha subito detto che c’è molto bisogno di aiuto per la bambina, che, quasi sicuramente potrebbe anche sbloccarsi da sola, ma anche no, quindi non possiamo correre rischi inutili e far trascorrere altro tempo prezioso.

serve la logopedia

Quando la bambina si rende conto

Il nostro unico obiettivo è di rendere la vita di Miriam il più semplice possibile e fare in modo che a scuola e in qualsiasi altra situazione, lei si senta a suo agio, senza doversi rinchiudere in un pericoloso mutismo proprio perchè comincia a rendersi conto di questa sua lieve diversità.
Abbiamo parlato parecchio, sia io che Miriam.

Le cause e gli effetti

La dottoressa è stata accogliente, comprensiva, mi ha chiarito alcuni aspetti che, a posteriori, risultano ovvi, ma a cui non avevo mai pensato finora.
Niente sensi di colpa da parte mia, niente recriminazioni su quanto fatto finora, questo tipo di problemi non hanno una causa specifica, potrebbe essere tutto o niente, sicuramente il fatto di aver avuto prestissimo una nuova sorellina, non ha certo aiutato Miriam, che ancora combatte con il suo senso di gelosia. Certo è che avere una mamma divisa in mille cose, non aiuta. Certo è che sentirsi dire di continuo “Dai, non fare i capricci che tu sei grande”, mentre alla sorellina no, non è gratificante, soprattutto se poi di contro la trattiamo ancora come una duenne e non come una treenne come è giusto che sia.

Dividere spazi e tempi tra fratelli, per poi riunirli

La chiave di tutto, oltre alla logopedia, è di dividere gli spazi e i tempi tra le due bimbe.
C’è un momento dedicato a Miriam e alle possibili attività che può svolgere una treenne, senza l’intromissione della piccola e c’è un momento dedicato a Melania, con le attività interessanti per una duenne, senza che Miriam debba per forza parteciparvi, perchè magari considerate da lei noiose. Ed infine ci deve essere anche un momento di condivisione e di gioco comune.

Un anno di differenza tra le due bimbe sembra pochissimo, ed infatti lo è, ma non a questa età, è un divario immenso se si considera i diversi livelli a cui entrambe sono arrivate, quindi trattarle alla stessa maniera è sbagliatissimo (anche se lo consideravo più semplice da attuare!) e non le aiuta nel loro sviluppo, compreso nel linguaggio.
Quindi da oggi, si parte con un nuovo tentativo di suddivisione dei tempi e degli spazi, anche se di tempi e spazi ce ne sono davvero pochi (soprattutto in casa), ma so che ce la posso fare!
Per quanto riguarda la logopedia, ci stiamo attivando anche in quella direzione e a presto gli aggiornamenti!

12 pensiero su “C’è bisogno della logopedia”
  1. @Slela: se posso darti un consiglio, non aspettare i 3 anni… muoviti prima, mi è stato rimproverato soltanto questo ieri dalla dottoressa! In ogni caso, sono sicura che ce la faremo!

  2. brave ragazze. Quella del neuropsichiatre è un passo importante, almeno se è solo questione di tempo ci si sente a posto 🙂 un bacione

  3. Sono leggermente dislessica.
    Ti porto il mio esempio riguardo le gelosie .
    Mia sorella, che ora adoro, da bambine la tenevo sempre lontana. Ero gelosa marcia!!! 3 anni di differenza.
    Quando dovevo dire qualcosa ai miei mi sbrigavo per paura che la dicesse lei per prima!
    E cosi’ sbagliavo parole!!
    Anticipavo alcune cancellandone altre!
    Ma i miei non sapeva nemmeno cosa fosse un logopedista..mi hanno aiutato come hanno potuto nei loro limiti.
    Usa tutte le armi che puoi per aiutare la tua stellina!

    Un abbraccio da una dislessica che si e’ curata da sola sforzandosi di parlar piano… E che fatica!

  4. La strada è sicuramente quella giusta …certo per te sarà molto difficile… non è cosi’ facile suddividere i tempi …soprattutto quando sei sola a gestirle … io ho lo stesso problema con i miei …mi dicono tutti che sarebbe meglio dedicare tempo a loro separatamente …ma io non ci riesco … mentre sto con uno l’altro dove me lo metto? 😀 …. son sicura che già ci stai pensando ma forse ti conviene pensare ad una persona “fissa” (che sia una nonna , una zia o una baby sitter) che stia con voi almeno un paio di ore al giorno… soprattutto quando arriverà M maschietto….

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