Last Updated on 17 Giugno 2017 by Micaela

Erano un po’ di anni che non tornavamo alle mitiche visite guidate per bambini per Roma dell’associazione di Titti Mage, questo perché volevo che i bimbi avessero tutti e tre l’età giusta per poter seguire ed apprezzare, quindi ho preferito temporeggiare un po’.

E così, il momento è arrivato. Ho scelto una visita all’aperto, che non potesse tenere “bloccato” Massimo al chiuso, quindi ecco che siamo andati a visitare le Terme di Caracalla.

Arriviamo, Titti e Barbara sono sempre affabili, dolci, accoglienti e precise. Simpatiche e interessanti.
Ci credete se vi dico che in quasi  40 anni di vita a Roma, non sono mai entrata alle Terme di Caracalla?
Beh, credeteci!
Lo spettacolo è magnifico da subito.
Le ho viste mille e mille volte da fuori, ho costeggiato quelle mura in centinaia di occasioni, sempre in auto, sempre di corsa, di sfuggita, per noi romani rappresentano un punto di Roma certo, unico: “Dove sei?” “A Caracalla, mo’ arivo!”.

terme di caracalla
Poi le vedi da vicino. A piedi. Con calma.
Ti ritrovi minuscola a passare attraverso archi enormi, spettacolari. Ti ritrovi ad immaginare lo splendore che erano e che ancora sono.
Ti chiedi come diavolo avessero fatto centinaia di anni fa, ad erigere un capolavoro di bellezza e di funzionalità del genere.
Apprezzi non solo l’architettura e l’arte dei magnifici mosaici rimasti, ma soprattutto avrei un milione di curiosità da soddisfare per capire bene come era organizzata la parte ingegneristica: tra acquedotti, riscaldamento dell’acqua, divisione degli ambienti, esposizione al sole.
Due biblioteche. Due palestre. Una piscina olimpionica. Gli spogliatoi. Alternanza di vasche di acqua calda, tiepida e ghiacciata. Gli ambienti profumati a tema.
C’era tutto. I Romani avevano già pensato a tutto. Noi non ci siamo inventati nulla. Loro sapevano già e lo sapevano bene.

terme di caracalla

Incredibile pensare anche a quanto potesse essere pericoloso un posto del genere, all’epoca: dal fatto che non tutti sapevano nuotare, quindi si poteva morire annegati nelle piscine, oppure poteva prendere un coccolone nella piscina di acqua ghiacciata, oppure scivolare sui marmi preziosi e spezzarsi l’osso del collo, diceva bene se solo ci si ustionava un piede sul pavimento bollente, riscaldato dal fuoco sottostante.

Eppure, ai Romani piaceva da matti andare lì: dove letture, benessere e relax erano alla portata di chiunque, a prescindere dalla casta sociale di appartenenza.

I bambini alle Terme di Caracalla

terme di caracalla con i bambini

I bimbi hanno fatto domande, hanno colorato immagini, hanno corso in quella che era la palestra, hanno immaginato di pagare con delle monete dell’epoca romana l’ingresso…
E ci siamo goduti quegli splendidi giardini, curati e preziosi, sui quali, sdraiandocisi, si gode di una pace surreale, per essere al centro di Roma.

Splendido. Un percorso da fare, soprattutto con i bambini.

Mettete insieme una bella giornata di sole, Titti Mage, i bambini e andatele a visitare!

PS: portatevi una bottiglietta d’acqua ciascuno e uno snack per improvvisare un picnic nei giardini, ne vale la pena!

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