Last Updated on 27 Giugno 2017 by Micaela

La scuola materna che frequentano le bimbe, ogni anno, si propone un nuovo progetto che include la presenza di piccoli ospiti all’interno della scuola stessa: degli animali. In pratica si studia e si va alla scoperta della vita a scuola, si impara dalla diretta osservazione e se ne fanno discussioni, cartelloni, rielaborazioni.

Nuovo progetto a scuola dell’infanzia

Si osservano le abitudini degli animali, si studia quello che mangiano, come si comportano e soprattutto si assiste al grande miracolo della nascita di una nuova vita.
Due anni fà era la volta dei porcellini d’india, l’anno scorso dei coniglietti e quest’anno dei pulcini.

I bambini sono letteralmente affascinati dalla cosa e, per i mesi in cui le piccole creature vengono ospitate negli ambienti scolastici, sono i bimbi stessi che se ne prendono cura e vedono crescere i cuccioli.

Con l’aiuto e la supervisione delle maestre, vengono a contatto con una realtà che altrimenti, soprattutto per noi cittadini, sarebbe sconosciuta.
Imparano il rispetto per la vita, per gli esseri viventi (tutti), imparano tanto dall’esperienza che vivono in prima persona e ne sono divertiti, scommetto che tutto questo non se lo dimenticheranno mai.

Insomma, quest’anno, dopo 21 giorni di incubatrice (“Sì, mamma, perchè quelle uova, non avevano la gallina mamma che poteva covarle, poi avevano freddo, così abbiamo acceso una luce per tenerli caldi!”), sono nati i pulcini, uno alla volta… piano piano… pigolando e sbattendo le alucce.

Un paio di pulcini hanno deciso di nascere durante l’orario di uscita di scuola dei bambini, quindi ho assistito anche io al miracolo e vi confesso che è stata un’emozione anche per me assistere in diretta alla schiusa di un ovetto e vedere uscire il piccolo becco del pulcino che, con tanto affanno, cercava la sua strada di uscita… un’esperienza che non avevo mai fatto.

2 pensiero su “A scuola dell’infanzia: alla scoperta della vita”
  1. Che bello!! Credo che all’asilo abbiano fatto una cosa del genere quando ero piccola (a Ginevra…), questo racconto me lo ha ricordato… Devo chiedere a mia madre se è un ricordo reale o no!! 😀

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