Last Updated on 31 Luglio 2018 by Micaela

Un classico di quando si va in montagna è la passeggiata per sentieri.
Qui a Tagliacozzo, la grande particolarità di questa pratica, è che l’inizio del sentiero si trova proprio nel cuore del paese, si deve passare tra i vicoli e le casette della parte antica dell’abitato, che inizia dalla piazza dell’Obelisco per cominciare l’avventura nella natura.

Passeggiata alla sorgente dell’Imele

Iniziando a salire dal centro del paese verso in direzione del B&B “La Parigina”, ovvero, costeggiando il fiume che scorre, si arriva nel punto in cui inizia il sentiero, detto “Il sentiero dei Muli”.
Da qui si prosegue lungo il versante della montagna, immersi in tanto verde e avendo come sottofondo lo scroscio dell’acqua.

Il sentiero è molto semplice da percorrere, anche dai bambini, pur essendo in salita, è comunque comodo. Non ci sono grandi pericoli, certo è che bisogna sempre stare attenti e avere accortezza di non fare azioni avventate.
Il percorso è ben indicato ed ha delle tappe intermedie con dei pannelli che spiegano molto bene la storia di quei luoghi e le varie trasformazioni che il territorio ha subito nel corso dei millenni.
Infatti questo punto è ricchissimo di storia: a partire dal Cretaceo, fino ad arrivare al Medioevo, qui si trova di tutto.

Dalla preistoria ai giorni nostri: ci sono i segni del tempo che passa

Possiamo vedere dei fossili a cielo aperto, che sono sempre indicati dai tabelloni, che stanno a testimoniare che in epoca Cretacea, queste montagne erano sommerse e le acque dei mari erano ricche di forme di vita ora sconosciute.
E si ritrovano i resti di mulini utilizzati per macinare il grano trasportato dai muli lungo questi sentieri in epoche molto più recenti, da qui, infatti, il nome del sentiero.

Si scoprono scorci stupendi e incontaminati e si ammira la natura che è rigogliosissima e regala una bella frescura, che ritempra nelle calde estati in montagna.
Ci si ritrova proprio dentro la gola di Tagliacozzo, nella spaccatura della montagna, un luogo unico nel suo genere, da cui prende il nome il paese Talea cotium.

Ci piace percorrere soprattutto la prima parte del sentiero, ovvero fino alla sorgente dell’Imele, perchè si arriva ad un punto (dopo circa una ventina di minuti di camminata lenta e serena), in cui il sentiero sfocia in uno slargo, con prato e sedute di pietra e con un bel tabellone da leggere.
Qui, all’ombra e accompagnati dal suono delle acque che sgorgano, ci si può sedere e si può godere di questo angolo di natura.
Portando una merenda e una bevanda, la sosta diventa ancora più piacevole.

Si sale fin sulla Croce del paese

Da qui in poi, il percorso aumenta di difficoltà e con i bambini piccoli non lo consiglio. In ogni caso, per quelli più grandicelli è una bella sfida. E si ha poi la soddisfazione di arrivare in vetta, dove c’è la Croce di Tagliacozzo, da cui si ammira un panorama magnifico di tutta la vallata e del paese.

Lungo il cammino aprite bene gli occhi e cercate i segni di fossili e resti preistorici sulle rocce sul percorso, potreste scoprire delle meraviglie che non avreste mai immaginato.

Guardate bene questa roccia e cercate di scorgere l’impronta di un animale del cretaceo.

Per i bambini questa esperienza vale più di mille pagine di storia, impareranno a vedere con i propri occhi quanto è grande la natura e che splendido miracolo è la vita.

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