Last Updated on 13 Giugno 2017 by Micaela

Ho un part-time (Dio sempre sia lodato per questo!) che mi permette di stare in ufficio sei ore spaccate, non un minuto di più.
Per fare “solo” 6 ore, ho rinunciato ai tre quarti d’ora d’ufficio dedicati alla pausa pranzo, quindi non ho diritto di andare a mensa, perchè perderei tempo. Ma 6 ore sono tante a passarle senza mangiare (soprattutto per me!), quindi mi porto uno pseudo-pranzo da casa.
Quelli bravi e alla moda direbbero che mi porto la schiscetta. Io dico che mi porto gli avanzi della cena precedente.
Quando mi va bene.
Quando non mi va bene, ovvero, quando mi alzo all’ultimo momento la mattina ed il frigo è vuoto, non ho tempo per lessare nemmeno del banalissimo riso… vado in ufficio serena e tranquilla perchè so che tanto non morirò di fame (e no, non penso che la causa di questo siano le mie ben fornite riserve di grasso!).

Come sopravvivere in ufficio a pranzo quando non hai nulla da mangiare di pronto?

Ecco come faccio io. Con l’aiuto e la complicità della mia collega, che ha il mio stesso problema e i miei stessi orari, ci siamo organizzate una piccola dispensa di emergenza nell’armadietto della stanza con scatolame vario (preferibilmente in formati piccoli): tonno, pisellini cotti, fagioli, qualche bustina di sale e olio monodose, una scatola di cous cous precotto, un paio di ciotole, posate di plastica e… un bollitore elettrico.

Della serie: quando tutto manca, basta avere un bollitore.
O anche: il bollitore salverà il mondo.
Anzi, meglio: l’arte dell’arrangiarsi con un bollitore in ufficio!
Dovrebbero darlo in dotazione a tutti, sarebbe un bel benefit e migliorerebbe l’umore e la produttività dei dipendenti. Non ci vuole mica molto, costa meno di 20 eurini. Insomma, dicevamo: come sopravvivere in ufficio?

bollitore-elettrico

Il bollitore ci salva la giornata e si sopravvive in ufficio!

Oltre ad essere molto utile, soprattutto d’inverno, per riscaldarci con tisane e tè di ogni gusto, il bollitore ci è molto utile per i nostri pranzi di emergenza in ufficio.
Normalmente lo usiamo per cuocere il cous cous. Facciamo bollire l’acqua e la versiamo un po’ nella ciotola che lasciamo in ufficio, mettendoci dentro un po’ di cous cous, facciamo sempre ad occhio.
Tempo 5 o 6 minuti e la base del nostro pranzo è pronta.
Qui poi aggiungiamo a fantasia quello che abbiamo: oggi, ad esempio, ho aggiunto tonno al peperoncino (sta diventando una droga per me, è buonissimo!) e fagioli cannellini, il tutto ben scolato in precedenza.

cous-cous-tonno-e-fagioli

Ho mescolato ed ho mangiato pure tiepido. Buono!

Abbiamo un bollitore e ci sentiamo le Mc Gyver della schiscetta!
E chi ci ferma a noi?!

Per chi vuole un pranzo caldo volante in ufficio, potremmo anche pensare di mettere su un business e fare cucina espressa. Prezzi modici. Chi vuole favorire?

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Un pensiero su “Sopravvivere in ufficio a pranzo quando non hai nulla”
  1. Ottima l’idea del bollitore! Che, inoltre, consente di preparare anche shake e zuppe caldi, sani e buonissimi (e con i quali tornare in forma!!!)…

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