Last Updated on 13 Settembre 2016 by Micaela

Approfittando di una svendita totale del negozio sotto casa, mi sono affacciata ed ho trovato questo libro abbandonato su uno scaffale: “Toc Toc. Storie di bambini, magie e capricci”, sul quale vivevano tutti sconclusionati una serie di libri e libricini di tutti i colori…
Era rimasta un’ultima copia, l’ho arraffata al volo, senza neanche leggere qua e là, come faccio di solito, insomma, niente, l’ho presa e l’ho portata a casa.

Toc Toc. Storie di bambini, magie e capricci!

Miriam si è subito innamorata dei colori e delle illustrazioni.
Accattivanti, non c’è che dire…
L’abbiamo cominciato a leggere la sera stessa, per il solito rito della buonanotte.
Si tratta di quattro racconti.

I capricci raccontati in tante storie risolti con un pizzico di magia

Quattro storie di altrettanti bimbi che fanno i capricci: chi non vuole mangiare, chi non vuole farsi il bagno, chi non vuole andare a scuola e chi si annoia quando ha la febbre e deve rimanere in casa.
Quattro favole in cui poi la magia e la fantasia entrano in scena a cambiare le cose e tutto poi fila liscio e si sistema: perchè è importante assaggiare sempre quello che c’è nel piatto, perchè si scoprono nuovi sapori e potrebbe anche piacere, perchè fare il bagnetto è divertente, perchè si gioca con un sacco di bambini a scuola e si imparano cose nuove, perchè quando si ha la febbre, è meglio rimanersene sdraiati sul divano per guarire prima.
E, guarda caso, una delle protagoniste dei racconti, si chiama proprio Miriam… e la sua immagine è graziosissima, motivo in più per voler leggere e rileggere il libro più volte, no?
Che, tra l’altro, non è più fatto da poche frasi descrittive sparse tra le figure, si tratta di veri e propri racconti, scritti fitti fitti, abbastanza articolati, con gergo semplice ma anche forbito, insomma, non è mica tanto un albo illustrato, qui si comincia a leggere cose più corpose, eh!

Questo post partecipa all’evento “Condividiamo un libro” su La Biblioteca di Filippo.

2 pensiero su “Toc Toc. Storie di bambini, magie e capricci!”
  1. Bello, mi piace un buon motivo per dire a Giada di assaggiare le cose. Visto che dice che non gli piacciono senza nemmeno assaggiare.

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