Last Updated on 10 Febbraio 2020 by Micaela

Melania fa musica, anzi, continua a seguire il corso di musica con il metodo Gordon sin da quando aveva 6 mesi, non ha mai smesso.
L’ha sempre fatto con entusiasmo e con voglia di divertirsi, non le è mai pesato, anche perchè è il metodo stesso pensato proprio per lasciare completamente liberi di esprimersi i bambini, quindi è puro divertimento per loro.

Finchè un giorno, un giovedì qualsiasi, decide di non voler più andare.
Sembrava irremovibile nella sua decisione, ho provato a chiedere le ragioni di questo suo cambiamento, ho provato a scavare, a capire, ma niente, lei non voleva più andare e basta!
La signora che si occupa della scuola di musica mi consolò dicendo che è frequente che i bambini, soprattutto così piccoli, possano attraversare delle fasi in cui a volte si rifiutano di fare cose che fino al giorno prima piaceva loro fare, è del tutto normale. Poi ricambiano idea.
L’importante è non forzarli a fare nulla, soprattutto per quello che concerne le attività extra-scolastiche: già sono “costretti” a fare un sacco di cose contro la loro volontà, se ci si aggiungono anche quelle che invece dovrebbero costituire dei momenti ludici e di puro godimento, allora non va bene e bisogna ritirare i remi in barca e aspettare di vedere cosa succede.
Ero quasi tentata a mollare la presa. Ma la curiosità ha preso il sopravvento e c’era qualcosa che non mi tornava affatto.
No, dico: non era da Melania tutto questo. Lei si è sempre divertita, non vedeva l’ora che arrivasse il giovedì pomeriggio per andare a cantare, per vedere le sue amichette… la sua adorata insegnante di musica… insomma, c’era qualcosa che non tornava.
Poi, ho notato l’atteggiamento abbarbicato a me che ha assunto quando siamo andati alla scuola di musica, quella che doveva essere l’ultima volta di lei lì, non voleva proprio mollarmi.
L’insegnante mi ha chiesto se fossero accaduti degli episodi particolari, se la bimba avesse subito un qualche stress… insomma, qualsiasi cosa: a casa, a scuola….
Ci ho pensato un po’. Ho visto che lei continuava a stringermi…
Allora mi son detta: “Il problema non è lei, sono io!”
Ho come avuto un flash: qualche sera prima, forse la settimana prima, Melania mi ha raccontato un sogno che aveva fatto: “Mamma, ho fatto un sogno bellissimo stanotte!!!! Ho sognato che Miriam e Massimo erano cresciuti grandi e che io, invece, ero nella tua pancia! Come era bello!”
Lì per lì, mi ha soltanto messo tanta tenerezza questa sua immagine… poi…
Zacchete: ho fatto 1+1.
Le manco. Le manco IO. ME.

Povera, è rimasta quasi schiacciata in mezzo ai due fratelli, il SUO tempo con me non c’è mai stato.
E allora qui, è arrivata la mia proposta.
“Meli, allora… che ne dici se la prossima settimana, prima di venire qui da Donatella a fare musica, ce ne andiamo in giro io e te, stiamo insieme e ci mangiamo un gelatone grande grande in un posto tutto nostro che non conosce nessuno?”
Le si sono illuminati i grandi occhioni blu, mi ha immediatamente sorriso e mi ha abbracciata stretta dicendomi: “SIIIIIIIIIIIIII!!!!!”
Poi ci ha pensato: “Ma, mamma, questo posto non lo conosce nemmeno Miriam?”
“No, non lo conosce nemmeno Miriam!”
“Allora, sarà il nostro posto segreto!”
“Certo! il nostro posto segreto!”

E’ passata una settimana. E ogni giorno che trascorreva Melania mi chiedeva: “Mamma, oggi è giovedì? Andiamo al nostro posto segreto e poi andiamo a musica?”.
Finalmente è arrivato il giovedì.
Ieri.
Siamo andate nel nostro posto segreto.
Abbiamo preso il gelato…

… anzi due…

E mai ci siamo divertite così tanto insieme io e lei.
Siamo serenamente andate a musica.
Alla fine dell’ora ho parlato con la sua insegnante, che mi ha rivelato che quel pomeriggio Melania aveva dato il 200% del solito (che già normalmente era tanto!)…
Missione completamente riuscita.
Fiera di lei.
Fiera di me.
Fiera di noi!
E così, il nostro giorno del posto segreto è il giovedì. Voi ce l’avete un posto segreto?

11 pensiero su “Il nostro posto segreto per ritrovarci”
  1. Bellissimo il vostro posto segreto! Mi ha fatto venire voglia di gelato ˆ_ˆ . I bambini sanno inviarci messaggi nei modi più disparati!!!

    1. infatti sta a noi saperli cogliere… stavolta ci sono riuscita, spero di farlo anche la prossima!

  2. Sai che anche io ho notato questa cosa con Stefano e il nuoto? Lui ha sempre amato andare a nuoto, improvvisamente ha cominciato a non piacergli più. E tutto è cominciato in coincidenza col momento in cui ho smesso di portarlo perché affaticata dalla gravidanza, figuriamoci quando è nato il fratellino, così ora niente più nuoto, io proprio non ce la farei a portarlo, e lui non voleva più andarci. Ora l’ho iscritto a karate, a parte che gli piace davvero tanto, secondo me è contento anche perché è la nostra oretta tutti soli. Io sto li e lo guardo e lui è felice di questo tempo solo con me.

  3. Meravigliose! Brava che sei riuscita perfettamente a comprendere di cosa aveva bisogno, a volte nel tran tran quotidiano ci lasciamo scappare dei loro minimi segnali. Bravissima mamma!!!

    1. Non sono bravissima, cerco di essere attenta… e spero di rimanerlo nel tempo… 🙂 comunque, grazie!

  4. Anche la mia Elisa, di 5 anni, a volte viene fuori con questi cambiamenti così repentini.
    E mi sono resa conto che c’è sempre un “qualcosa” dietro.
    Finora sono riuscita a venirne a capo ma ogni volta vado in paranoia finchè non ho capito cos’è.
    Quanto è difficile districarsi tra tutti i vari impegni e riuscire a ricavare del tempo dedicato solo a ognuna di loro!

    1. E’ difficile, è vero, ma se ce lo mettiamo in testa, riusciamo a trovare del tempo per ciascuno di loro

  5. Ecco dovrei trovarlo anche io un posto segreto per me e quella grande.
    Però mi chiedo anche la piccola diventerà grande e allora ne devo trovare due di posti segreti: uno per ognuna di loro, no?

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