Last Updated on 28 Febbraio 2023 by Micaela

Sposa in Rosso è il film di Gianni Costantino con Sarah Felberbaum e Eduardo Noriega.

Roberta e Leòn si incontrano casualmente in un momento delicatissimo per entrambi. Lei sta per avere un bambino, lui sta per candidarsi come reporter per un importante progetto.
Il loro destino cambia rotta in quel preciso istante. Ma non è la solita storia romantica di due che vengono annebbiati dal fatidico colpo di fulmine. La loro storia è decisa a tavolino.
Entrambi precari, sull’orlo della miseria, disperati e senza soluzioni all’orizzonte, decidono che per andare avanti e cercare la svolta, c’è bisogno di un matrimonio.
Sì, di un matrimonio in pompa magna, di quelli che si fanno in Puglia: con tutti i parenti e tutto il paese che viene a festeggiare, che ti ricopre di regali e buste di soldi.
Così Roberta, sebbene spirito libero, autonoma e fiera della sua indipendenza, inventa questa sceneggiata che diventa pane per i denti di Leòn, giornalista dalla fantasia galoppante e inguaribile romantico (nonchè gran figo, per completare il quadro).

Una volta che Roberta torna alla sua famiglia d’origine in Puglia per presentare Leòn, gli unici a cui le cose non quadrano sono suo padre e suo fratello. Il primo, perché si meraviglia che la propria adorata figlia si sia piegata alla convenzione del matrimonio, l’altro, perché subodora l’inganno.

L’attuale generazione dei quarantenni

Gianni Costantino, il regista, evidenzia l’attuale generazione dei quarantenni. Una generazione, questa, schiacciata tra i millennials e la X, tra senso di precarietà e insicurezza perenni e paura di non avere più tempo per realizzarsi per trovare la propria strada. Divisi tra realtà e sogni, con poca convinzione che questi si avverino e poco coraggio per riuscire a spingersi oltre.
Siamo la generazione degli eterni insoddisfatti, di coloro che riconoscono le colpe dei propri genitori, ma che non fanno molto per cambiare le cose. Siamo coloro che non riescono a prendersi le responsabilità, che scivolano tra la convenienza e le opportunità, senza prendere posizioni reali. E così accade ai due protagonisti della storia, che mettono in scena una vera truffa pur di risollevare le proprie sorti.

Ma alla fine, il matrimonio è un matrimonio d’amore?

E’ una commedia romantica? C’è il classico lieto fine? Difficile dirlo.
Sposa in rosso è la donna che non vuole cedere alle convenzioni, ma che per convenienza e per propria scelta, si vede quasi costretta a farlo. Il sistema vuole che per riuscire ad andare avanti, a volte bisogna ancora tapparsi il naso e accettare compromessi, cercando di volgere a proprio vantaggio la situazione.
L’amore ha poco a che fare con la loro storia. O forse no. A guardare bene di amore ce n’è.

L’amore c’è come sottofondo sempre, c’è nel prendersi cura l’uno dell’altro sin dal primo istante in cui si sono scontrati, c’è come sottile linea che unisce tutti i componenti della famiglia, che hanno tutto un modo particolare per manifestarsi affetto. Perché definire l’amore come farfalle nello stomaco e romanticismo non appartiene alla realtà vera, non si esaurisce così la sua essenza. L’amore si manifesta in milioni di forme differenti, che cambiano costantemente, basta saperle riconoscere.
E poi forse, l’amore, ha bisogno di una spinta, ad un certo punto. Ha bisogno di saper essere riconosciuto. Perché anche in questo, la nostra generazione, non è che brilli in acume. Ammettiamolo, amici miei.

Sposa in rosso: paesaggi meravigliosi

Sposa in rosso è una commedia che non risparmia colpi di scena e qualche messa in scena un po’ di troppo. Il ritmo è altalenante, ma la fotografia è splendida. I paesaggi tra Malta e la Puglia invogliano alla vacanza, gli angoli di mare di queste terre si avvicinano al paradiso e già solo per questo vale la pena di essere visto.

Molto credibile Sarah Felberbaum, un po’ meno Eduardo Noriega, forse perchè il suo personaggio richiede un filo di titubanza, o forse perchè la recitazione in italiano lo rende impacciato.
Il resto del cast, super azzeccato: Anna Galiena, Dino Abbrescia, Massimo Ghini, solo per citarne alcuni, sono ineccepibili.
Il film ha molti momenti divertenti, che strappano un sorriso e fanno respirare le atmosfere “di giù”, con il dialetto pugliese che tanto mi piace e mi fa sentire a casa.

Sposa in rosso è al cinema dal 4 agosto 2022.

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