Last Updated on 14 Giugno 2023 by Micaela

Si apre ufficialmente la quinta fase della saga Marvel con il film Ant-man and the Wasp – Quantumania.
La storia di Ant-man è giunta al suo terzo capitolo. Qui si introduce il villain principale: Kang il conquistatore, che abbiamo già intravisto nella serie di Loki e si definisce il ruolo della figlia di Scott, due personaggi chiave della storia.

Cosa è Quantumania

Scott ha trovato la sua dimensione più o meno idilliaca: la famiglia è finalmente riunita, lui è un Avenger riconosciuto e acclamato, scrive libri e conduce la sua vita serenamente. Sua figlia, ormai cresciuta, ha sviluppato una discreta passione per la scienza e per il regno quantico, infatti, durante l’assenza del padre rimasto intrappolato in quel regno, riesce a sviluppare un ingegno meccanico che apre un varco con quella dimensione. Ciò sarà infatti causa di un salto quantico di tutta la famiglia e si capisce immediatamente che Janet (la madre di Hope – The wasp) sta nascondendo qualche verità scomoda su quel regno così oscuro e misterioso.

Così tutta la famiglia di Scott Lang si ritrova nel regno quantico, dove scopre esserci parecchie forme di vita diverse che, nemmeno a dirlo, sono in guerra tra loro. Neppure nel regno dell’infinitamente piccolo si ha pace, purtroppo. Qui incontrano Kang, vecchia conoscenza di Janet e qualche mistero si svela.

Il regno quantico: quanto c’è di scienza vera nel film

Dagli studi della fisica quantistica, possiamo vedere in questo film diverse citazioni e spunti a realtà scientifiche e teorie esistenti: dalla menzione dell gatto di Schrödinger, alle teorie sulla probabilità che un certo evento possa verificarsi. Questi sono spunti che se approfonditi, porterebbero il grande pubblico ad avvicinarsi a teorie affascinanti e diametralmente opposte alla fisica newtoniana a cui siamo da sempre abituati. E ciò è cosa buona e giusta, indubbiamente.
Su come viene rappresentato il mondo quantico, su quanto sia simile in fatto di vita e modelli comportamentali a quanto avviene nella nostra dimensione, sono rimasta un filo delusa, ma del resto, come si fa a realizzare qualcosa di verosimile?

Un film edulcorato in perfetto stile disneyano

Il ritmo del film è deciso e incalzante fino verso la metà, per poi diventare scontato e sdolcinato verso la fine. Lo stampo Disney è evidente: dove si potevano evidenziare i toni dark di Kang, non è stato fatto, per lasciare spazio a messaggi più o meno moralisti.

Insomma, è sicuramente un bel film per famiglie, questo è fuori discussione, ma non c’è il salto quantico, appunto, che avrebbe catapultato anche noi in un’altra dimensione cosmica.

Attenzione: ci sono ben due post-credit scene.

Ant-man and the Wasp Quantumania è al cinema.

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