Last Updated on 3 Novembre 2018 by Micaela

Cosa c’entrano un Americano a Roma e una chitarra romana con la Bellezza?
Sedetevi comode perché oggi vi racconto una storia d’amore…

Come nasce la storia d’amore col Flamenco

No, no! Che avete capito? Non intendo quella del Principe Azzurro e bla bla, anche se in qualche modo lui c’entra.
Va beh, cominciamo dall’inizio.
Prologo
Siamo negli anni di “Beverly Hills 90210”, del mito delle High School Americane: Roma estate 1993.
Nel pieno dell’adolescenza, l’energica e positiva Barbara, protagonista della nostra storia, incontra lui: un Americano a Roma. E’ bello, ricco e già a 16 anni ha la patente e una Corvette Chevrolet, una di quelle macchine che non si vedono certo qui. Al massimo i nostri amici del quarto e del quinto superiore, appena maggiorenni, hanno la Panda (per la cronaca, mitica e indistruttibile Panda con motore Fire e marmitta non catalitica).
Il moderno principe azzurro ha fascino, ragazze mie, e suona la chitarra flamenca (ben diversa da quelle dei falò sulla spiaggia eh!), insomma non si può volere altro dalla vita quando hai 16 anni (e forse anche più in là con l’età!).
Guarda caso, scatta un viaggio in Spagna e…fine della storia…
Come fine della storia?
Ops, scusate, avete ragione!
La storia continua e nasce il vero Amore, quello che ti fa dire “per sempre”… tra Barbara e il Flamenco!


25 anni dopo
Oggi energia, positività accompagnano ancora Barbara che è sempre innamorata del suo Flamenco. Tanto che è diventata una ballerina di talento e un insegnante professionista.
Chi meglio di lei quindi, può raccontarci cosa è il Flamenco, come e perché nasce e cosa c’entra con la Bellezza?
Il mio motto è “mens sana in corpore sano”, perciò per me ciò che ci fa stare bene, ci fa anche belle. Ma di questo parleremo dopo…
Cara Barbara, raccontaci come nasce il Flamenco?
Nasce dall’incontro di diverse culture che convivono soprattutto nel sud della Spagna, fra cui quella giudaica, cristiana, musulmana, con presenze sefardite, orientali e medio orientali, con componenti balcaniche e mediterranee.
Dove e perché si afferma in Spagna?
Si sviluppa e acquisisce una sua fisionomia fra la fine del XVIII c e il XIX negli strati bassi della popolazione che usano soprattutto il canto per esternare le difficoltà della vita, del lavoro oltre a tutte le altre emozioni.

Flamenco: corpo, anima, emozioni ed espressione

E adesso ci puoi dire la relazione tra Flamenco e espressione del corpo attraverso la musica, il ballo e gli elementi?
Il flamenco nasce ‘cante’, appunto come espressione di denuncia e di comunicazione all’interno dei gruppi sociali. Si aggiunge poi una specifica fisionomia ritmica e così gli strumenti. Innanzitutto la ‘palmas’ ossia l’accompagnamento percussive del battito delle mani (è un vero e proprio strumento non serve a solo a mantenere il tempo), la chitarra e infine la danza che in un primo momento non prevede la percussione che si ottiene dal ‘zapateado’ (percussione dei piedi) che arriva per ultimo alle donne, alla metà del novecento.
E ovviamente ci interessa sapere anche l’importanza del trucco, dell’abito, delle acconciature, dell’impostazione del corpo, ecc. Insomma dell’importanza dell’ “estetica” intesa come rappresentazione di ciò che si ha dentro e non di pura civetteria.
L’estetica flamenca coinvolge tutti gli aspetti della rappresentazione scenica ma anche delle riunioni private in cui ha luogo.
Le espressioni più gioiose raccontano testi legati all’amore, alla descrizione di paesaggi ridenti e portano con sé l’immagine di danzatori abbigliati con colori luminosi, acconciature arricchite da fiori colorati, numerosi e piccoli pettini, spille di coralli;
Beh, in effetti queste foto che mi hai mandato hanno suscitato in me le emozioni che hai appena descritto! Guardate che bello!

Le espressioni più profonde (cante jondo) restituiscono invece l’espressione del dolore, del lutto, della sconfitta sociale, con abiti che ricordano quelli del lavoro, in colori scuri, modelli che celano del tutto il corpo (maniche lunghe, senza scollature), gioielli severi, acconciature caratterizzate da monili che trattengono i capelli in modo più austero. Fra queste due espressioni tutta una gamma di intermedie possibilità dettate dalle varie atmosfere che crea ogni genere.

In effetti le prossime foto suscitano turbamento, passione, tormento…

Alcuni ‘palos’ prevedono un abbigliamento maschile con pantaloni e chaleco (gilet) ed alcune espressioni includono la ‘bata de cola’in cui la gonna si sviluppa in una lunga coda che reca all’interno infiniti ‘volante s’ (balze).

Dove fare Flamenco a Roma

Cara Barbara, Micaela ed io ti conosciamo da una vita praticamente e sappiamo che hai sempre avuto un animo artistico tanto che quando eri al banco con me, mi rubavi tutto ciò che poteva servire alla tua creatività! Ma si può anche solo rallentare la mente di un artista? Giammai!
Quindi so che la tua arte ora è un progetto vero e proprio. Parlaci di “BeFlamenco” e dacci anche qualche informazione di servizio, così chi è interessato a questo affascinante e, permettimi, poco conosciuto mondo di avere dei contatti utili.

Il progetto BeFlamenco è rivolto a tutti coloro che vogliono provare ad entrare nel mondo del flamenco e a quanti già ne fanno parte per promuoverne una maggiore partecipazione.
Infatti, i nostri corsi non comprendono solo l’insegnamento del “baile” nella forma di una coreografia da portare a fine anno ma comprendono classi di “cante”, corsi di teoria e storia del flamenco, laboratori tematici in cui si da vita a sessioni corali di improvvisazione, di coreografia e l’inserimento dello studio della “bata de cola”.
Per questo BeFlamenco vede la partecipazione di danzatori professionisti come Isabella Fabrizi, Manfredi Gelmetti e me, naturalmente.
Mettiamo a servizio del progetto il lavoro comune, con lo scopo di trasmettere una cultura affascinante e viva che non si può ridurre solo all’esibizione di un’unica rappresentazione.
I nostri corsi comprendono donne e uomini, ragazzi e ragazze, da venti a sessanta anni, con la voglia di partecipare attivamente alle serate di ‘tablao’ nei locali dedicati, ai viaggi organizzati per la ‘feria de abril’ o per la biennale del Flamenco di Sevilla, e quotidianamente alla condivisone di tutto quello che riguarda questo modo, anche attraverso i canali instagram e facebook e nei gruppi whatsapp dedicati.

Ragazze, con questo è tutto! Ho voluto raccontarvi la “bellezza” in modo diverso perché il mondo del beauty per me non è solo “Cosa mi metto stasera?”, ma soprattutto “Come mi sento oggi?”
L’espressione del corpo, i colori che scelgo, il modo di acconciare i capelli rappresentano il mio stato d’animo e tutto questo lo vedo nell’Arte in tutte le sue forme meravigliose proprio come il Flamenco.
Grazie Barbara, verremo presto a trovarti…
Alla prossima!

Vally – #lebeautycronache

Forse potrebbe anche interessarti:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *