Last Updated on 4 Dicembre 2018 by Micaela

Sono sempre stata carente di ferro, sin da quando ho memoria, mia mamma continuava a darmi integratori e a combattere contro la mia malavoglia nel mangiare carne.
Le ha provate tutte, poveretta… ma niente, proprio non volevo collaborare.
Ora che sono mamma, la capisco ancor di più e capisco la sua frustrazione ogni volta che leggeva il referto delle mie analisi e il mio stato di salute molto cagionevole soprattutto d’inverno.
Sono sempre stata una mangiona… ma non delle cose giuste, ecco! Mettiamola così!

La mia carenza di ferro non m’ha mai abbandonato, è proprio vero che il bagaglio che ti fai quando sei piccolo, te lo porti appresso a vita!
Il culmine della mia carenza, l’ho toccato con la mia terza gravidanza: Massimo mi prosciugava del tutto delle mie riserve (minime) di ferro, tanto che son dovuta ricorrere a delle flebo di ferro in dosi massicce, verso la fine della gravidanza stessa, dopo aver provato ennemila integratori sotto tutte le forme possibili: pasticche, capsule, bustine, gocce… niente di niente, non sortivano alcun effetto, se non tutti quelli INDESIDERATI!
E la mia emoglobina continuava a scendere, causandomi debolezza, fiacca, stanchezza, giramenti di testa, emicranie e via discorrendo.
Aspettavo la mia dose di ferro per vena come neanche fossi stata una drogata!

L’importanza del giusto quantitativo di ferro nell’alimentazione del bambino

Tutto questo preambolo, per dire, che sono particolarmente sensibile all’argomento “Ferro nell’alimentazione dei bambini” e la conseguente ansia di carenza di ferro nei bambini.
Per questo ho partecipato volentieri all’incontro con il pediatra della Mellin, impegnato nella campagna di sensibilizzazione ad una corretta alimentazione nei bambini, soprattutto nei primi 1000 giorni di vita.
Il punto è che ciò che accade nei primi 1000 giorni di vita, costituisce il bagaglio dell’essere umano a vita: abitudini alimentari, gusto, riserve, metabolismo, rapporto con il cibo, eccetera.
Diciamo che tanti dei consigli possono sembrare ovvi, ma delle volte, quando siamo coinvolte in prima persona, tendiamo a perdere il timone della situazione e a farci trascinare dagli eventi.

I consigli del pediatra per i primi 1000 giorni di vita del bambino

  • Non eccedere nel sale nel condimento delle pappe: il gusto si abitua facilmente a quel tipo di sapore e la cosa è scorretta: i reni, alla lunga, ne risentono e gli effetti disastrosi della cosa poi si vedono sul lungo periodo, quando il bimbo poi sarà un uomo e dovrà combattere con diversi problemi (dall’ipertensione, al malfunzionamento dei reni stessi!)
  • variare l’alimentazione il più possibile
  • attenzione alle diete iperproteiche, cercare di bilanciare tutti i nutrienti necessari: dai carboidrati alle vitamine, passando anche attraverso i grassi!
  • la merenda è importante, ma nelle giuste dosi e al momento giusto.
  • la cena deve essere l’ultimo pasto della giornata, quindi “no” al biberon di latte serale se è stata consumata una cena adeguata,(senza considerare poi i biberon notturni…e  qui, il mio Massimo si è un po’ risentito!), bisognerebbe gradualmente farlo scomparire, perchè le calorie ingerite dopo la cena sono un “di più” inutile
  • le porzioni e le dosi dei piatti sono indicative, il tutto poi va rapportato al bambino, al suo stile di vita e alla sua corporatura e ai suoi standard di crescita
  • mettere il biscotto nel latte non è una buona abitudine… non sazia e sono calorie inutili (questo vale anche per noi, del resto!)
  • insomma… il buon senso innanzitutto ed il giusto esempio in famiglia, la fanno da padroni!
In tutto questo, mi sono inserita con i miei dubbi riguardo i latti di crescita iper-arricchiti di ferro, tanto da basarci una campagna pubblicitaria intera: più dell’ennemila per cento di ferro rispetto una bistecca!

E’ giusto dare latti iper arricchiti di vitamine e ferro ai bambini?

La cosa, lì per lì, mi aveva lasciata perplessa ed i miei interrogativi sono sempre stati:

  • ma dove sta scritto che più ferro vuol dire cosa buona e giusta?
  • ma se in natura non esiste un alimento con questi dosaggi di ferro, vorrà pur dire qualcosa, intendo dire: allora non dovremmo assumerne così tanto
  • oltre al ferro, si dovrebbero dare anche degli strumenti per poterlo assimilare correttamente, non è detto che poi queste dosi massicce di minerale si riescano ad assorbire e a digerire a cuor leggero, o no?
Ecco, ho manifestato questi miei dubbi.
Ho sottolineato poi che, fortunatamente, i miei bimbi hanno un’alimentazione molto varia (grazie alla scuola, aggiungo!), mangiano quindi carne e legumi in maniera bilanciata e che quindi non sento la necessità di apportare queste vagonate di ferro attraverso questi latti artificiali, proprio per le perplessità di cui sopra.
Il pediatra annuiva mentre parlavo, poi mi ha risposto.
Ad oggi, non ci sono controindicazioni in una dieta ricca, anzi, ricchissima di ferro, perchè di tutto il ferro che assumiamo, soltanto una parte viene assimilata, quella che serve, tutto il resto viene scartato.
In pratica, non ci sono controindicazioni: tanto ferro, vuol dire sangue ben ossigenato, metabolismo che funziona, difese immunitarie più elevate, più energie e via discorrendo…

I bambini hanno bisogno di un’alimentazione molto ricca di ferro

I bambini perdono ferro in tanti modi:
  • sudorazione
  • movimento
  • concentrazione / gioco
  • malanni frequenti
E’ quindi di fondamentale importanza che la loro dieta sia straricca di ferro.
Ci ha rassicurato dicendo che non si deve necessariamente ricorrere agli integratori, a parte casi eccezionali e quando il pediatra lo ritiene giusto.

Il ferro, senza la vitamina C, può fare ben poco

Altra notizia molto importante è questa: il ferro deve essere accompagnato dalla vitamina C, perchè riesce a veicolarlo più facilmente, quindi, a farlo assorbire dall’organismo.
Esempio: una fettina di carne bianca con una spruzzata di succo di limone è un piatto perfetto.
E ancora: la carne bianca contiene ferro, per chi non lo sapesse, esattamente come quella rossa!
E gli spinaci, invece, sono soltanto un mito, è una verdura come tante altre.
Quindi via libera a legumi (un piatto di pasta e fagioli è un piatto unico perfetto e completo!) e a carne (solo 3 volte a settimana!) e tanto pesce azzurro, le alici sono fonti indiscusse di ferro!
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3 pensiero su “Carenza di ferro nei bambini: cosa fare”
  1. Ciao Micaela, anche mia madre è stata gravemente anemica, per cui ti posso capire e pure io sono ferratissima 😉

    Importantissimo il suggerimento di abbinare la vitamina C, altrimenti non si fissa il ferro.

    Sono anche vegetariana da 20 anni e negli ultimi anni vegan, e mamma, per cui ancora di più ho voluto approfondire e ho raccolto tutte le infos disponibili sull’assorbimento di “ferro non eme”, quello nei vegetali (legumi, ottimi, ma anche verdure a differenza di cosa ti hanno detto): ti segnalo un articolo molto completo http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/vrg/ferroveg.html in particolare lo faccio perchè nella tabella due si paragonano proprio spinaci e carni, spiegando che non è vero quanto affermato dal pediatra qui sopra. E’ una fonte scientifica, ovviamente, e in coda riporta ampia bibiografia medica, questi sono temi molto delicati ed è importante leggere le fonti più attendibili per farsi un’idea e gestire la propria elimentazione.

    Manca invece una informazione importante: “Calcio e Tannini (presenti in the e caffè) riducono l’assorbimento di Ferro. Il the, il caffè e gli integratori a base di Calcio, dovrebbero essere assunti molte ore prima di un pasto ad alto contenuto di Ferro”

    Non mi ha convinto neppure la tesi che “più ferro del necessario non fa male”, ricordavo di aver letto un articolo, sempre scientifico, ora non lo ritrovo ma il succo è questo http://archiviostorico.corriere.it/1992/settembre/10/diete_con_giudizio_eccesso_ferro_co_0_92091016263.shtml Ho trovato anche questo http://www.aviscomunalesestu.it/home/la-donazione/approfondimenti/donare-il-sangue-fa-bene-al-cuore/ Sono sicura che googlando si trova anche di meglio.

    Personalmente, dopo essermi ben documentata, NON compro più nessun alimento addizionato. Se serve si fanno integrazioni mirate (dopo eventuali esami), se no meglio evitare di complicarsi la vita, come hai ben scritto in genere la Natura non sbaglia nelle dosi, semmai siamo noi a sbagliare nelle associazioni (vedi sopra per gli alimenti che bloccano l’assorbimento del Ferro) o non tener conto.

    ciao! 🙂

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