Last Updated on 31 Gennaio 2022 by Micaela

Uno dei passaggi chiave di crescita per i bambini è il saper individuare e riconoscere le emozioni. Dopo di che, avviene un altro passaggio chiave: quello di saperle gestire, trasformare, risolverle oppure lasciarle decantare.

Come parlare di emozioni ai bambini

Per parlare di emozioni ai bambini esistono un sacco di modi: dai disegni, ai libri adatti e pensati proprio per loro, passando per i giochi di società, ma ci sono anche dei film in cartone animato che sono calzanti per questa situazione.
La cosa bella è che questi sono solo strumenti per poter affrontare l’argomento, non lo esauriscono affatto. E’ il trampolino di lancio per loro per poter capire, fare domande, approfondire, fare esempi e collegamenti inevitabili. E preparatevi a domande serie, molto serie, che pretendono altrettanta serietà nelle risposte.

E noi adulti come stiamo messi con il saper riconoscere emozioni?

Le emozioni sono infinite ed hanno mille sfumature differenti, sono soggettive e fanno scattare molle interiori diverse per ciascuno di noi: non tutti reagiamo allo stesso modo a stimoli esterni, non tutti manifestiamo nello stesso modo la stessa emozione, sebbene ci sia un minimo comun denominatore.
Ci sono soggetti più sensibili che vengono devastati da un batter d’ali di farfalla, altri che apparentemente almeno, sembrano non essere mai toccati da nulla, altri che esplodono al minimo accenno di disappunto e altri che covano dentro.

Insomma, il mondo delle emozioni è sfaccettato e difficile da comprendere per noi adulti, figuriamoci per i bambini, per cui tutto è nuovo.

Quando si prova una emozione, le cose che si possono fare sono tante e si può affrontare in tanti modi diversi ma quello che sta alla base sono due elementi:

  • Saper riconoscere l’emozione
  • Saper comunicare l’emozione

Dopo questi due passi, c’è il punto della gestione dell’emozione. Ma questo è un passaggio più complicato e non ho le competenze per poterlo affrontare al meglio.
Affidatevi al buon senso, all’esperienza… oppure ad un esperto.

Saper riconoscere l’emozione

Le emozioni sono tantissime: gioia, tristezza, rabbia, indolenza, euforia, paura, disprezzo, sorpresa, ammirazione, nostalgia, soddisfazione, ansia, divertimento e moltissime altre.
Saper riconoscere l’emozione che si prova sembra banale, ma non lo è. Pensate all’ultima volta che vi siete sentiti irritati senza saper bene il motivo, oppure avendo addosso un senso di disagio senza riuscire a metterlo a fuoco o quel giorno in cui vi siete svegliati carichi e felici, senza capire il perchè.

Saper comunicare le emozioni

La differenza tra un adulto e un bambino è sostanzialmente questa: il bambino sa sentire il proprio corpo e i propri segnali, ma non sa dargli un nome, l’adulto conosce questo nome, ma non sa più ascoltare il proprio corpo ed il proprio stato d’animo.
Uniamo le due cose e saremmo l’essere perfetto, capace di gestire e comunicare le emozioni in maniera assoluta ed efficace.

L’educazione alle emozioni è basilare e ci accompagna per tutto il corso della vita: non è che arrivati in età adulta si smette di imparare a riconoscerle e a gestirle. Certo che no, signori miei. Si è solo ad un certo punto del cammino, ma di strada ce ne sta tanta da fare, perchè poi ne affiorano sempre di nuove, che possono sconvolgere e coglierci impreparati. Ma questo è un altro discorso.

Torniamo ai nostri amati cartoni animati che parlano di emozioni.
Tra i tanti, voglio segnalarne 3 in particolare.

Inside Out: le emozioni diventano personaggi

Il lungometraggio targato Disney Pixar, Inside Out, ha segnato uno spartiacque decisivo per la trattazione delle emozioni quando si ha a che fare con i bambini. In questo cartone ogni personaggio caratterizza bene un’emozione riproducendone peculiarità, sensazioni, linguaggio… e colore. Sì, perchè le emozioni si individuano anche per il colore.
Avremo quindi Rabbia, Tristezza, Gioia e tutti gli altri e vedremo come si alternano e come influenzano il nostro comportamento.
Non solo è un cartone divertentissimo (anche per noi adulti!), ma è altamente istruttivo. Del resto, si sa: la Disney non sbaglia un colpo.

Emoji: le faccette

Un altro film, che parla la lingua della era digitale, è Emoji – Accendi le emozioni. Qui a prendere vita sono proprio tutte quelle emoji che quotidianamente utilizziamo sul nostro smartphone: si parla di emozioni, ma anche di popolarità, di smania da prestazione, di paura di rimanere soli e di molto altro.
Se non l’avete ancora mai visto, allora provate a proporlo ai vostri figli, lo ameranno.

Leggi la mia recensione del film Emoji

Angry Birds: la rabbia

Un altro film divertentissimo è Angry Birds, che, come dice il titolo stesso, affronta il tema della rabbia. Il protagonista infatti è un uccelletto rosso che è cresciuto abituato a fare tutto da solo, perchè la vita ha deciso così per lui e questo l’ha indurito nei confronti del resto del mondo. Ma poi scopre anche altre emozioni, legate soprattutto all’amicizia.
Da vedere, perchè c’è molto da ridere.

Avete altri titoli di cartoni animati sulle emozioni da suggerire? Scrivetemi a lemcronache@gmail.com, oppure raggiungetemi sui miei canali social.

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